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Sampdoria, online il numero di Ferrero: sommerso d'insulti, fa denuncia e litiga con un consigliere a Roma
DENUNCIA - Per questo motivo, la mattina seguente il legale del proprietario della Sampdoria si è rivolto alla Polizia Postale di Roma per la denuncia. Presumibilmente, adesso sarà costretto a cambiare contatto. Ferrero si è poi mosso anche con la Questura capitolina, per richiedere misure di protezione personale anche a seguito di altre minacce ricevute. Tra queste, l'imprenditore romano ha citato anche alcune intimidazioni che avrebbe ricevuto durante Lazio-Sampdoria, quando aveva fatto tutto il possibile per presentarsi all'Olimpico.
LITE CON IL CONSIGLIERE - Proprio nella pancia dell'impianto della Capitale è andata in scena un ulteriore episodio di tensione tra Ferrero e Angelo Vaccarezza, politico ligure di dichiarata fede blucerchiata e consigliere regionale. Vaccarezza e Ferrero si sono incrociati nell’area ospitalità della tribuna Montemario, davanti a parecchi testimoni. "All'intervallo è entrato nel salone e me lo sono trovato davanti" ha raccontato proprio Vaccarezza ieri sera, ospite di Forever Samp su Telenord. "Ero con mio figlio e avevamo entrambi la sciarpa della Sampdoria, Devo dire che l'imbarazzo è stato più suo che mio, vedendo i colori blucerchiati ha avuto un momento di difficoltà e ha segnalato alla Digos la nostra presenza. Allora - prosegue Vaccarezza - ho pensato civilmente di esprimere quello che qualsiasi sampdoriano avrebbe espresso nei suoi confronti".
Da lì sarebbe nato un acceso dibattito; e la temperatura poi si è alzata ulteriormente: "Quando ho visto che il signor Ferrero faceva i selfie con i tifosi della Lazio non ho potuto evitare, magari in maniera un po' meno gentile, di invitarlo a venire a fare i selfie dietro alla Gradinata Sud per Sampdoria-Salernitana con tanti tifosi blucerchiati che avrebbero gradito la foto con lui da mettere in camera". Ferrero a quel punto, secondo la ricostruzione di Vaccarezza, avrebbe dato in escandescenze: "Da lì ha iniziato a sproloquiare nominando il presidente Lanna, i derby che aveva vinto, e lì la situazione forse è un po' degenerata, tanto è vero che alla fine ho ritenuto doveroso scusarmi con i dirigenti della Lazio che c'erano perché abbiamo fatto una caciare indegna".
"Si può avere qualsiasi profilo istituzionale, ma al cuor non si comanda" prosegue Vaccarezza "E al signor Ferrero ho solo ricordato che sempre rischierà, nel corso della sua vita, di avere un sampdoriano a fianco: la vita è lunga, i sampdoriani sono tanti, e fossi in lui smetterei di fare del male alla Sampdoria". Non sembrava però un Ferrero pentito o in difficoltà: "All'inizio è rimasto imbarazzato quando ha visto i colori blucerchiati" spiega il politico "Poi una volta circondato dalla sua sicurezza ho trovato una persona estremamente arrogante e aggressiva, a cui ne 'veniva ancora'. E' una persona con cui non è possibile parlare. Indubbiamente si tratta di un soggetto che ha intenzione di continuare a fare del male alla Samp, non uno che si rende conto di quello che sta facendo. Se già avevo una pessima idea di lui - conclude - ne sono uscito demoralizzato e ancora più stupito di come qualcuno abbia potuto mettere nelle sue mani l'U.C. Sampdoria".