Sampdoria, gli emissari dello sceicco nei guai: volevano la Salernitana, denunciati per fideiussione falsa
LA RICOSTRUZIONE - Sembrerebbe infatti che i due abbiano presentato una una lettera fideiussoria della "filiale italiana di una importante banca austriaca", ma il documento presentato dalla Toro Capital sarebbe stato nullo, perché disconosciuto dall'istituto che l'avrebbe emesso. La conferma è arrivata dall’ufficio legale di Vienna, che contattato dai consulenti legali dei trustee della Salernitana aveva fatto sapere che non esisteva nessuna filiale italiana e nessuna lettera fideiussoria era stata emessa a favore di un soggetto sconosciuto.
LA PROROGA - La Procura di Roma ha iniziato le indagini preliminari, e per questo il pm ha chiesto e ottenuto dal gip una proroga per verificare responsabilità dei soggetti presenti nella cordata. Dopo i dovuti controlli da parte dei trustee, a Salerno erano spuntate anomalie riguardanti la “Console & Partners", la società che secondo il suo fondatore dovrebbe fare da ponte per l'acquisto della Sampdoria. Un ruolo che Di Silvio dice di aver dato lui a Console, il quale invece sostiene di averlo ricevuto direttamente dallo sceicco.
ANOMALIE - Fatto sta che, sempre secondo quanto riporta il portale Primo Canale, l’ultimo bilancio della “Console & Partners" è del 2015. Ma ci sarebbero altre anomalie: Console, infatti, dichiara di non di essere il proprietario del Casale - club di Serie D in gravi difficoltà economiche - che però è stato acquistato proprio dal suo gruppo. Un altro giallo nella vicenda del passaggio della proprietà della Sampdoria.