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Sampdoria, gioia Muriel: 'Il momento più bello? Vedere i tifosi piangere...'
Il giorno dopo, alla ripresa degli allenamenti, la gioia di Luis non era scemata. Ieri, a Bogliasco, l'attaccante della Samp si è presentato in cuffia da piscina e ciabatte sotto il diluvio ("Sono andato in piscina per svolgere un lavoro defaticante e mi sono portato avanti", ha detto).
La pioggia che ha sferzato il Mugnaini però non ha spento i bollori del giocatore: "Le mie sensazioni sono di serenità, tranquillità e allegria. Sono passate solo poche ore e l'emozione per questa vittoria ancora rimane" ha detto Muriel a Il Secolo XIX. "Anche se tra pochi giorni giocheremo un'altra partita particolarmente difficile, e quindi il tempo per festeggiare è poco. L'abbraccio a Rapetti (preparatore della Samp, ndr)? Da quando è arrivato mi sta aiutando molto in questo percorso che sto facendo. Da questa estate mi sta sempre dietro e per quello ho voluto ringraziarlo".
Con Orban c'è stata anche qualche scintilla: "Mi ha dato quella spallata lontano dalla palla che mi ha un po' sorpreso... perchè è stata gratuita. Ma in Sudamerica siamo abituati un po' a questi gesti, per intimidire l'avversario, per mettergli paura. Immagino l'abbia fatto per quello, perchè non c'erano altri motivi. Ma tutto a posto, alla fine si è scusato. L'assist di Quagliarella? Ho festeggiato insieme a lui, subito, per ringraziarlo... poco dopo ho provato anche a sdebitarmi, in un contropiede, ma il passaggio non è stato preciso - continua Muriel-. Diciamo che gli sono debitore".
C'è un momento che resterà ben impresso nella sua memoria: "L'immagine più bella è stata sicuramente il momento finale, l'esultanza di tutti, vedere tanti tifosi che piangevano, l'emozione che si è provata dopo la vittoria sicuramente mi è rimasta dentro - conclude il numero 9 - e non la dimenticherò mai".