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    Sampdoria, Giampaolo: 'Vi spiego i miei cambi'

    Sampdoria, Giampaolo: 'Vi spiego i miei cambi'

    • Lorenzo Montaldo
    Marco Giampaolo, dopo un periodo difficile vissuto sulla graticola, si è preso la Sampdoria. Che ora gioca, vince e convince anche grazie ad un impianto ben preciso. Un sistema in cui tutti i giocatori conoscono perfettamente il ruolo, anche i subentrati.

    Proprio i cambi sono il filo rosso della lunga intervista rilasciata dal mister blucerchiato a Il Secolo XIX, in cui l'allenatore spiega la sua filosofia e il perchè di determinate sostituzioni: "Sullo 0-2 per il Sassuolo potevo anche cambiare sistema di gioco, come a Cagliari. Però in quel momento lì la squadra non aveva bisogno di stravolgere, ma di cambiare semmai le caratteristiche nel ruolo" racconta Giampaolo. "Così ho fatto entrare Praet per Barreto e Schick per Fernandes, punta tra le linee. Non ho spostato i riferimenti a Quagliarella e Muriel, ma ho messo più qualità... Con il Genoa, altro esempio, ho messo Djuricic e stravolto un po' per non subire le ampiezze, le inferiorità numeriche in fascia, ma mancavano solo 10'. Non è un dettaglio".

    "Il presidente Corsi a Empoli mi diceva che ero il migliore allenatore che aveva avuto nella tempistica dei cambi. In un altro posto posso sentirmi dire invece che non ci capisco niente... come la leggete? Io ho sempre una motivazione per ogni mio cambio - prosegue il mister doriano -. A Firenze, Praet per Linetty perchè avevo bisogno di palleggiare di più, stavo rischiando di subire il predominio tecnico dell'avversario che mi avrebbe schiacchiato mano mano. Tant'è che stavo pensando di fare entrare anche Djuricic, per fare un centrocampo completamente diverso con Praet e Torreira, tutta qualità. 

    "La sostituzione più difficile sino ad ora? Dodò a Roma" ammette Giampaolo. "Non si dovrebbe mai sostituire un giocatore prima del 45' o un subentrato. Lo so. Aggiungo che potrebbe essere stata la mia prima volta. L'ho fatto perchè era a un punto di rottura, ma per stimolarlo. Il mio obiettivo vero è recuperare tutti e lo dico sempre ai giocatori. Muriel lo sostituisco perchè me lo chiede lui o perchè lo vedo cotto. Non stravolgerò mai l'impianto originale di gioco, tranne in casi particolari: dove non regge più, oppure dove non sia un vero stravolgimento".

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