Getty Images
Sampdoria, Giampaolo: 'Stadio da pelle d'oca, il mio calcio...'
Il Secolo XIX ha realizzato una lunga ed interessante intervista al tecnico blucerchiato, di cui riportiamo alcuni stralci, chiacchierando dalla... A alla Z: "In passato ho lavorato con Osti (a Treviso), lui quindi già mi conosceva. Posso dire che la Samp è la prima società che mi ha chiamato quest’anno, a campionato in corso. Mi ha detto che avrebbero continuato con Montella ma nel momento in cui lui avesse avuto occasione o possibilità io potevo essere un profilo interessante" racconta Giampaolo in merito alla chiamata del Doria.
Capitolo derby: "Ci penserò. Capisco che significa. Anche dai tifosi che ogni tanto vengono a trovarci, 'mister il derby'… Da amici che si prenotano “al derby vengo”. È una partita alla quale bisogna pensarci quando si gioca perché ti porta via tante energie. Ferrero - continua Giampaolo parlando del presidente - ad oggi non mi ha mai detto 'a'. I tifosi ti danno emozioni. Lo stadio di domenica scorsa era da pelle d'oca. Un grande dirigente italiano mi ha chiamato e mi ha detto che lo stile dei tifosi Samp è quello che si avvicina di più al modello inglese di calcio. Questa Sampdoria ha già giocatori bravi e ha giovani che possono diventare bravi. I primi sono le fondamenta, ,isecondi possono nel tempo accrescere i valori della squadra"
Mister Giampaolo, però, non continuerà all'infinito a fare l'allenatore: "Due vittorie di fila non mi bastano per staccare, l’importante è portare la missione a termine. Durante la stagione brucio tanto, brucio tutto. Può essere un mio limite e questo mi porterà a smettere di allenare tra non molto. Perché mi consumo"
Prima, però, c'è il presente blucerchiato: "La Samp fino a oggi ha mostrato valori morali e buona predisposizione al lavoro. Dove ci porterà non lo so,avremo sicuramente dei limiti, ma queste qualità vanno riconosciute".