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Sampdoria, Giampaolo: 'Iachini uno di noi, ma ora ci deve bruciare il c..o; sul mercato...'
Belle parole da parte dell'allenatore nei confronti dell'Empoli e del suo allenatore Iachini: "Se oggi sono alla Sampdoria è grazie all’anno di Empoli. Sono venuti a ripescarmi in Serie C, mi hanno dato fiducia. Ci siamo tolti tante soddisfazioni. Sono riconoscente al presidente e all’ambiente di Empoli perché mi ha dato la possibilità di arrivare alla Sampdoria. I ricordi sono piacevoli tutti, ritengo l’Empoli una società virtuosa del calcio italiano, lanciano sempre calciatori rilevanti nel calcio italiano. Iachini è uno di noi. Chi ha allenato la Samp, sa cosa significa. Io sono un privilegiato. Gli auguro di ripoterla allenare un giorno"
Si passa poi a parlare dei singoli: "Sala? Ho detto che tecnicamente meglio di lui, forse c’è solo Cancelo. Ovviamente non c’è solo l’aspetto tecnico, ma ritengo che Sala un buon percorso l’abbia fatto. Lui si è allenato molto bene fin dall’inizio della stagione, come lui ci sono altri giocatori che hanno trovato molto spazio. Arriva prima o poi l’occasione di dimostrare di essere all’altezza. Il salto di qualità? Bisogna farlo sempre, oggi come nelle 19 partite di ritorno. Penso che la squadra che riuscirà a dare continuità di risultati e di prestazioni potrà avere l’ambizione di togliersi delle grandi soddisfazioni, ma siamo lontanissimi dal traguardo. Io alla squadra chiedo di fotocopiare le prestazioni dal punto di vista dell’attivazione mentale. È come ti approcci alla gara, quanto ti brucia il culo"
Ancora indisponibile Barreto, cosa che Giampaolo non digerisce: "Non è convocato, ha avuto un problema e questo mi ha infastidito molto. Abbiamo tre partite in pochi giorni, dovremo utilizzare tutti i giocatori a nostra disposizione". Un altro argometno che infastidisce l'allenatore è storicamente il calciomercato: "Non dipende dai calciatori essere infastiditi, bisogna vedere come lavorerà la società. I giochini ci sono, fanno parte delle schermaglie tattiche dirigenziali. Io penso che la differenza possa farla solo la Sampdoria nella comunicazione, nel mettere a tacere alcune voci. I procuratori parlano più di me con i calciatori, non ho mai l’ultima parola».