Sampdoria, Garrone: 'Non siamo scappati; Ferrero? Società gestita bene'
Da quel momento in poi Edoardo Garrone, che era presidente all'epoca della cessione, raramente ha parlato. Lo ha fatto oggi a La Repubblica, tracciando un bilancio dei primi tre anni di gestione Ferrero. Un bilancio che, secondo Garrone stesso, è estremamente positivo: "Massimo Ferrero è uno che, al di là delle apparenze, sa come muoversi in un settore particolare come quello del calcio, dove i bilanci si fanno essenzialmente con vendite e acquisti" ha detto il petroliere. "Abbiamo ceduto una società pulita, con pochi debiti, che abbiamo garantito presso le banche, un'azienda su cui bisognava lavorare su costi e efficienza, ma un'azienda sana. E se la Samp oggi sta bene è per il buon lavoro di Ferrero, che ha gestito con buoni risultati una società medio-piccola che, come le altre della sua fascia, parte sempre con un handicap a cominciare dai diritti televisivi".
Il dubbio che circola da tempo a Genova è che dietro alla proprietà Ferrero ci siano ancora i Garrone: "Non è così - smentisce il numero uno di Erg - noi abbiamo strutturato l'operazione cessione con un supporto di garanzie per permettere a chi arrivava di muoversi con tranquillità, del resto una società di calcio ha il compito, quando passa la mano, di tutelare dipendenti e tifoseria, perché ha una valenza sociale. Aggiungiamo che noi siamo una famiglia di Genova e si capisce bene perché non potevamo 'scappar via'. Bastava capire che dietro le battute c'era uno con il fiuto per gli affari, lo dissi subito. Del resto dopo tre anni di ricerca di un possibile compratore fu lui il solo a presentarsi e a lanciarsi. Ha avuto coraggio, ora ripagato".
A Garrone vengono anche chiesti i suoi sogni per la Samp: "Quello che si è realizzato: veder la società gestita bene che può andare avanti senza dissanguare la proprietà come è successo a noi e ai Mantovani. Il bilancio svela lo stato di salute della società. Siamo al quarto anno" prosegue l'ex presidente "il bilancio più significativo sarà il prossimo, perché prima ha cambiato l'età della squadra facendo a meno di giocatori dai costi troppo alti, il secondo anno ha incominciato a investire, il terzo ha confermato gli investimenti azzeccati. Il quarto anno sarà fondamentale. Che voto gli darò? Non lo so ancora, certo 7 o più ma spero di poter arrivare a 8 e 9. Samp in Europa? Alt, noi siamo nella fascia di squadre dove le variabili fanno sì che puoi essere a un passo dall'Europa e finire all'inferno".