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Sampdoria, Flachi frena su Damsgaard: 'Non so ancora come si chiami, diamo tempo'
"Io onestamente non so neppure ancora come si chiama e aspetterei con i paragoni e le celebrazioni" ha detto proprio Flachi a Il Secolo XIX. "Sia chiaro, non voglio sminuirlo ma neppure cadere nella moda degli ultimi anni di celebrare subito come campioni dei ragazzini dopo poche partite e poi stupirsi se nel grande calcio magari non incidono. Pensate a Bernardeschi e ora vedremo Chiesa, per citare due talenti della mia Firenze finiti sappiamo bene dove (alla Juve, ndr). Magari esploderanno, magari si è anticipata troppo la celebrazione".
Nulla di personale con Damsgaard, quello di Flachi è un discorso generale: "Ripeto, non mi riferisco al giovane doriano di cui sento un gran bene e sapete bene quanto sono affezionato alla Samp, quindi spero sia davvero così forte. Solo suggerisco di dare ai talenti, tutti, diciamo una stagione e mezzo per mostrare come sono. Almeno quella d'esordio e la successiva. Allora sì che abbiamo elementi, tre o quattro partite sono niente e oggi tra l'altro il calcio non sappiamo neppure se sia o no condizionato dal Covid" conclude l'ex attaccante.