Redazione Calciomercato
Sampdoria, finisce l’avventura di Giampaolo: i numeri da record che testimoniano il crollo del Maestro
RECORD - Il tecnico nato in Svizzera infatti arriva a 8 esoneri in carriera in serie A: due volte al Cagliari, una al Siena, al Catania, al Cesena, al Milan (prima dell'arrivo di Pioli) e al Torino prima dell’ultimo sancito ieri. Si tratta di un record assoluto. Nessuno è stato cacciato più volte di lui e solo Beppe Iachini e Davide Ballardini gli si avvicinano, restando a 7. Ma non è tutto, come riportato dal giornalista Giuseppe Pastore, Giampaolo è protagonista di un’altra statistica sfortunata. È infatti uno dei sei allenatori ad essere stato ultimo da solo in Serie A con quattro squadre diverse. Gli è capitato infatti con Siena, Cesena e Torino prima della Samp targata 2022/23. In precedenza era toccato già a Bonizzoni, Cadé, Cosmi, Fascetti e Sonetti.
PARTENZA - Giampaolo paga una situazione societaria instabile con il club che di fatti è in vendita. La sua Samp però ha collezionato 2 pareggi (anche se con Lazio e Juve) e 6 sconfitte nelle prime 8, un ruolino di marcia che non lascia scampo al mister di Giulianova. Si tratta infatti della peggior partenza della storia blucerchiata, come testimoniano anche i dati sui gol: solo 4 fatti e 16 subiti. Il Maestro ha assistito al crollo della sua squadra a Marassi dalla tribuna, dopo essere stato squalificato per le parole rivolte all’arbitro durante la sfida al Milan. La gara con il Monza sarebbe dovuta essere l’occasione per invertire la marcia ma così non è stato e l’allenatore, sigaro in bocca, dagli spalti ha visto i suoi perdere per 3-0.
STORIA - Nell’annunciare il suo esonero, l'ottavo in 14 anni, il vicepresidente dei blucerchiati, Romei, aveva ammesso che l’ultima giocata dalla Samp fosse stata “una partita non all'altezza e che la situazione societaria non dovesse creare alibi”. Giampaolo era tornato in un club dove aveva vissuto un triennio felice. A gennaio aveva preso il posto di D’Aversa e conquistato, a fatica, la salvezza, garantendosi un rinnovo automatico biennale da oltre un milione. La nuova stagione però è partita come peggio non poteva e anche i blucerchiati si sono aggiunti al club delle squadre che lo hanno cacciato, del quale non fa parte solo l’Empoli, da lui allenata nel 2015/2016.