Getty Images
Ferrero: 'Ho paura ad andare in giro, sono un morto che cammina'. Poi la proposta choc ai tifosi della Samp
MINACCE - "Pallottole? A casa mia, a Firenze, due tre anni fa ne è arrivata una e mi volevano uccidere. Un’altra è arrivata a casa mia a Roma e ultimamente è arrivata una pallottola con minacce a me e Garrone. Garrone ha fatto per dodici anni il presidente della Sampdoria e ha perso tantissimi soldi, si è offerto per darci una mano. Ma se noi andiamo da Garrone con la violenza…".
A GARRONE - "Io devo dirgli ‘Non ti preoccupare, non c’entri niente e non hai fatto niente’. Ha speso 400 milioni per la Samp, l’ha salvata già dodici anni fa, si è offerto di salvarla adesso. Cerchiamo di dirgli grazie piuttosto. Cose del genere sono brutte. Non è calcio, non è sport".
DENUNCIA - "Ho denunciato tutti, chi mi minaccia, chi mi fa le pistole, chi mi dice che non devo andare a Genova. Si sono permessi di dire che a Genova la Digos mi deve fermare. Forse dovrebbe farlo con loro, per non farli più entrare allo stadio. I tifosi della Sampdoria non sono tutti così, sono un po’ divisi. Perché sono amato da tutte le parti, a Roma, a Milano. La Sampdoria deve vivere, deve restare in Serie A. Io non c’entro niente, sto lì alla finestra a guardare ma non è ostaggio della famiglia Ferrero, guai a chi tocca la Samp".
HO PAURA - "Ho 70 anni, mi volete uccidere? Sono un morto che cammina. Vedere la Sampdoria così mi ha già ucciso. Dopo le minacce ho paura ad andare in giro. Ho i ragazzini, ho paura ad andare in giro. Se volete, vengo a vedere una partita in gradinata, così se esco vivo significa che abbiamo fatto pace, altrimenti esco in barella come volete voi".