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  • Sampdoria, Ferrero: 'D'Aversa un fuoriclasse. Riprendere Keita? Magari'

    Sampdoria, Ferrero: 'D'Aversa un fuoriclasse. Riprendere Keita? Magari'

    Il presidente della Sampdoria Massimo Ferrero, in un’intervista in ottica campionato 2021/2022, ha toccato brevemente alcune tematiche legate al mondo blucerchiato, a partire dagli obiettivi della Samp: “Domanda trabocchetto, non ci casco. Dico avanti insieme, sorridendo alla vita, senza alibi. Siamo il mondo blucerchiato, il più bello. La Sampdoria resta la Sampdoria la maglia più bella del mondo ideale. Questo mi pare bellissimo e ci riguarda tutti” ha detto a Il Secolo XIX.

    “Il calcio è una scienza inesatta, ma proprio per questo bisogna essere attenti per scegliere la scia giusta, come quella che sta lasciando la Nazionale. È proprio questo l’augurio di buon lavoro che mi sento di fare a mister D’Aversa, al suo staff, a tutti i miei calciatori. Credo in loro e nella volontà di ognuno di fare sempre di più. Basiamoci sui dati reali: mister D’aversa è un fuoriclasse e ha dei ragazzi che sono pronti a battersi per lui e per la maglia più bella del mondo. L’unione sarà la nostra forza”.

    Stringata battuta sul mercato: “Vedremo cosa ci sarà da fare”. Nel frattempo, Keita non è stato riscattato Ora è vicino all'inter, ma la Samp ci spera ancora: "Riprenderlo? Magari, per lui le nostre parte sono sempre aperte. Vi svelo un segreto: è l’idolo di mio figlio Rocco che il 5 agosto fa gli anni. Non mi chiedete altro di Balde, lo rivuole, sarebbe bello regalarglielo

    Il Viperetta poi ha parlato anche della crisi del pallone tricolore: “Il calcio italiano aveva bisogno di un rilancio internazionale ed è quello che ha saputo fare la Nazionale con tanti giovanotti e qualche indomabile vecchietto e ne siamo usciti vincitori. Adesso tocca al Governo riaprire il più possibile gli stadi ai tifosi e comprendere che la situazione dell’economia del pallone è critica, qualcosa per il bene di un sistema industriale vitale per la nazione bisogna pur farlo. Sino a oggi siamo andati avanti con le nostre gambe non possono bastare e adesso tocca alla Lega, ai club, ad allenatori e calciatori”.
     

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