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Sampdoria, Faggiano: 'Abituato a lavorare da solo, farò il ds, entrate e uscite'
"Il mio passaggio al Genoa fa parte del passato. Il calcio è questo… il professionismo è anche questo… Ogni presidente è giusto che si aspetti sempre il massimo dai suoi dirigenti, quando li sceglie e pure quando li conferma. Nel calcio moderno c’è posto per più persone in un’organigramma. La mia tesi a Coverciano, dieci anni fa, si intitolava “Vorrei essere sei o sette persone”. Ripeto, io devo essere bravo e preparato a inserirmi e a capire determinati meccanismi. Non voglio sbagliare né con Carlo e né con la società".
In quali settori si concentrerà Faggiano? "Faccio il direttore sportivo, entrate e uscite. Non ho specializzazioni, non ho etichette. Sono venuto per lavorare, conosciamo progetti e programmi della società e li portiamo avanti con Carlo. Il mercato in questo periodo è sempre bloccato da quattro o cinque anni, poi purtroppo o per fortuna gli ultimi giorni succede di tutto e di più. Non bisogna commettere errori sui nuovi contratti. Rapporto con Osti? Quando Carlo veniva a Lecce frequentava lo stesso mio Lido. L’età è differente, anche se lui li porta benissimo, io meno… cercavo di carpire i segreti da lui, per avere una visione diversa dal mio modo di pensare, che a me sfuggono o sfuggivano. Gli andavo a rompere le scatole quando faceva il bagno".