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    Sampdoria, Ekdal cuore genovese: 'La città non si merita tutto questo'

    Sampdoria, Ekdal cuore genovese: 'La città non si merita tutto questo'

    • Lorenzo Montaldo
    Anche se Albin Ekdal Genova l'ho scoperta da poco, soltanto da qualche mese, il centrocampista della Sampdoria si è già innamorato del capoluogo ligure, dove oltretutto è nata anche la sua primogenita. E dire che Ekdal è arrivato nella Superba in uno dei periodi più complicati degli ultimi anni, considerando la tragedia del Ponte Morandi e la terribile ondata di maltempo che ha colpito la città.

    Sono stati due avvenimenti che hanno profondamente segnato Ekdal, tanto che il giocatore ha deciso di raccontarli ai taccuini di uno dei più importanti quotidiani di Svezia, Aftonblandet, cominciando proprio dalla bufera di qualche settimana fa: "Era il caos, in realtà c'era davvero molto caos. Sono rimasto rinchiuso in casa con la mia famiglia tutto il giorno. Gli alberi cadevano per il vento, c’erano un ponte vicino all’acqua e un ristorante che sono stati completamente spazzati via. La strada per Portofino è stata completamente rasa al suolo" ha detto Ekdal. "La peggiore tempesta in 40-50 anni. Non ho avuto paura, ma è stato molto spiacevole. Ultimamente Genova ha vissuto parecchi momenti difficili, quindi alla città dovrebbe essere risparmiato tutto ciò".

    Il peggiore tra i momenti difficili è stato ovviamente quello riguardante Ponte Morandi: "Tutti si riprendono in un modo o nell’altro, è così che funziona la vita. Lo guardi e te ne accorgi un po’ giorno per giorno. Ma il traffico che c'è oggi a Genova dopo il crollo del viadotto è un brutto problema, molto serio, e la gente comunque parla ancora della tragedia. Ogni volta che lo vedi, ti fermi a riflettere su quanto sia strana la vita" ha concluso il calciatore.

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