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    Sampdoria, E. Mantovani: 'Schick andrà via, se la Roma ce lo volesse ridare...'

    Sampdoria, E. Mantovani: 'Schick andrà via, se la Roma ce lo volesse ridare...'

    • Lorenzo Montaldo
    Quando di cognome fai Mantovani, non puoi essere un semplice tifoso della Sampdoria. Il tuo nome resterà per sempre legato al club blucerchiato, figurarsi poi se del club di Corte Lambruschini sei stato anche il presidente, tra il 1993 e il 2000. Enrico Mantovani è tutt'oggi un grande tifoso della Sampdoria, e ha commentato così la vicenda Schick, passato proprio dai blucerchiati ai giallorossi senza però trovare grande spazio: "Per me Schick deve giocare, non che Di Francesco stia sbagliando le scelte. Da un lato il ragazzo non è riuscito a essere performante, dall'altro lato c'è stato chi ha fatto molto bene". Mantovani a Il Romanista ha lanciato anche un'idea di mercato in merito al ceco: "Se dovesse continuare così, credo che andrà via e se la Roma dovesse ridarlo alla Samp io sarei felicissimo. Alla Roma la gente è abituata molto bene perché la squadra è un altro livello. Defrel è un ottimo giocatore, forse nella Capitale non ha retto certe pressioni, ma il giocatore c'è".

    Mantovani ha commentato anche l'esistenza delle proprietà straniere nel mondo del calcio: "Basta guardare la Roma: Totti, De Rossi, Florenzi, Pellegrini. Grandi squadre del calcio internazionale hanno proprietà straniere e grande tradizione, che è un elemento importantissimo, all'interno. Nella mia idea di calcio il presidente deve avere meno importanza: i tifosi dell'Arsenal non sanno nemmeno chi è, se lo incontrano per strada. Per la passione della gente ci sono lo stadio, che è come casa propria, l'allenatore, i giocatori. Il presidente è una figura che non c'è quasi più, dà indicazioni, fornisce finanziamenti. Proprio come fa Pallotta, che è venuto in Italia sapendo che sarebbe stata dura, ma anche che è una grande opportunità".

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