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Sampdoria, Djuricic: 'Reagito male alle difficoltà in passato. Ruolo? Trequartista, non ala'
"Tanti fattori insieme hanno inciso, ma noi non abbiamo reagito nel modo giusto alle difficoltà. Il calendario iniziale era brutto, ma non si doveva perdere contro Salernitana, Verona, Spezia e Monza. Ha creato polemica il fatto che io abbia detto di dover dare ora il 110 per cento. Non mi devo giustificare, ma intendevo dire che da parte mia non era stato fatto abbastanza con il Monza" prosegue tornando sul discorso di alcune dichiarazioni post Monza che non sono piaciute.
La presenza di Stankovic può aiutare il connazionale: "Certo, può semplificare certe situazioni. Io lo conoscevo già come giocatore, non come tecnico, ma so che è un uomo aperto, con cui si può parlare. Sono qui anch’io per aiutare. Boskov? Era una leggenda, in Serbia abbiamo sempre seguito questa squadra, che dopo Vujadin ha avuto Mihajlovic, Zivkovic, Sakic e potrei andare avanti ancora… Io vedo la Samp come un grande club, e pazienza se negli ultimi vent’anni non è più stata su quei livelli. Lo stesso discorso valeva anche per me. La mia prima avventura qui non era andata benissimo, ma sono tornato perché è un grande club. Il mister ha usato una frase che tutti abbiamo bene in mente in Serbia, pure io che non ho vissuto gli anni duri della guerra. “Non è importante la forza che ti attacca, ma l’orgoglio con cui ti difendi”.
L'obiettivo adesso è ritrovare l'intesa con Caputo: "Abbiamo già iniziato a lavorare su questo, per trovare la vecchia sinergia fra di noi. Nelle gare passate eravamo un po’ distanti, scambiavamo il pallone quattro-cinque volte a partita, un tempo succedeva 14-15 volte in una gara. Serve tempo. Guardare la classifica? Assolutamente sì, perché è lo specchio del nostro campionato, dobbiamo sapere cosa ci serve adesso. A me brucia: quando la guardo ho difficoltà a dormire, perdo il sonno. Non meritiamo di essere ultimi con tre punti e senza una vittoria. Alla salvezza dobbiamo crederci, visto quel che hanno vinto loro… Il campionato è equilibrato, può essere un punto a nostro favore".
E sul ruolo? "Tutti sanno che mi piace giocare trequartista, e mi fa piacere che ora i compagni pensino a me più in questa veste, che non ala".