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Sampdoria, Damsgaard: 'Posso dare di più. Derby? Mi candido a fare il Lerager'
Il dribbling con la palla da una parte e il giocatore dall'altra sta diventando una sua prerogativa: "No, non è la mia mossa speciale, mi viene istintivo quando mi trovo un difensore che si ferma davanti. Io non credo tanto alle cose che pianifichi, il mio è un calcio di cose che succedono d'istinto. Le punizioni con l'Atalanta? Ho pensato di aver colpito bene la palla e mi sono subito rammaricato per non aver segnato. Ci esercitiamo in quattro a Bogliasco per batterle: io, Askildsen, Ramirez e Leris. Il migliore? Non lo dico chi è. Comunque in campo ha deciso Ranieri che battessi io".
Damsgaard spera di avere nel derby lo stesso impatto del connazionale Lerager: "Ci siamo parlati nel derby d'andata, visto che ora lui non c'è mi candido io per fare ciò che ha fatto lui: certo, vincere con un mio gol sarebbe il top".Nel privato Damsgaard è una persona piuttosto riservata: "Non ho fidanzata, vivo solo, amo questo sole, gioco a Call of Duty e i miei sono scesi poco causa Covid ma li sento sempre e dopo ogni partita: papà critica, mamma ma. E sulla posizione in campo? Preferisce la fascia destra o la sinisitra? "La sinistra". Ma Jankto come la prende? "Non ne ho idea" conclude.