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Sampdoria, concordati Ferrero: sospesa l'adunata dei creditori, la situazione
Ieri, per il concordato relativo a Eleven Finance, è stata registrata una brusca frenata perché Hoist, finanziaria che detiene una grossa cifra di crediti (circa 75 milioni) ha avviato al commissario giudiziale un procedimento ex art.173 della legge fallimentare, che prevede, in caso di accoglimento, la revoca del concordato. Il problema è nato sulla diversità delle somme richieste da Hoist, e quelle invece inserite nel piano. Come conseguenza alla mossa di Hoist è stata sospesa l’adunata dei creditori, calendarizzata il 19 novembre, ed è stata fissata una nuova udienza davanti al Tribunale Fallimentare di Roma per il 27 ottobre, data in cui il giudice si pronuncerà sull'accoglimento o meno dell'istanza della finanziaria.
Gli scenari, a questo punto, sono due: se il giudice come detto dovesse accettare la richiesta di Hoist, si andrebbe ad aprire direttamente la procedura fallimentare. In caso di rigetto invece l’adunata dei creditori andrà a votare il piano, per cui sarà necessario il voto positivo di chi detiene almeno il 61% del credito. In quel caso Hoist, in sede di votazione, potrebbe anche decidere di non approvare il piano. Se dovesse mancare il parere positivo di chi detìene il 61% del credito, si andrebbe ugualmente al fallimento.
Ai tifosi, logicamente, interessa in tutto questo la posizione della Sampdoria. Il Secolo XIX ricorda che la società doriana non è collegata direttamente a Eleven Finance, e per questo motivo non ne segue il destino. La Samp è stata fatta rientrare nella questione solo come finanza esterna a sostegno del piano di rientro, in caso di approvazione dell’iter concordatario. Se tale presupposto dovesse cadere, cadrebbe anche lo scopo per cui il trust è stato istituito.