Sampdoria, Beresynski: 'Con il Bologna stavo andando dal corner, ma mi hanno urlato che era rigore...'
E invece, complice la partenza di Pedro Pereira e l'infortunio di Jacopo Sala, 'Beres' - come lo chiamano a Genova - si è ritagliato spazio. E le sue prestazioni hanno convinto immediatamente il pubblico doriano. Domenica, contro il Bologna, da un suo cross si è pure generato il rigore che ha dato il via alla rimonta blucerchiata: "Io ho fatto il cross nel box, in area, poi è finito contro il difensore e stavo andando a battere il corner, quando mi sono girato mi hanno urlato di tornare indietro che era penalty" racconta proprio Bereszynski a Il Secolo XIX. "Non so cosa dire, il mio lavoro è fare il cross, quello dell'arbitro di giudicare gli episodi".
L'ambientamento a Genova è stato davvero positivo e immediato: "Sensazioni ottime" conferma lui. "Per me è tutto nuovo: la lingua, il modo di giocare, l'allenatore, i compagni. All'inizio non capivo niente, adesso sempre più e sto benissimo. Se ho problemi chiedo a Karol di tradurre, lui parla già bene l'italiano. All'inizio - racconta ancora Bereszynski - vedevo solo video. E' normale, sono nuovo, devo conoscere come gioca la squadra. In Polonia lo studio della tattica si faceva un giorno a settimana, qui 3-4 almeno. Se sogno i video? No... Ora li guardo 20' al giorno, di più sarebbe inutile per il livello di concentrazione che bisogna mantenere".
Giampaolo, quando gli viene chiesto un parere su Linetty e Bereszynski, li definisce due 'soldati': "E' la nostra storia, dobbiamo sempre lottare per il nostro Paese, per noi stessi e per la squadra" conclude il terzino. "Io e Karol abbiamo la stessa mentalità ma fuori dal campo siamo ragazzi normalissimi come tutti".