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Sampdoria, Audero: 'Sogno la Nazionale, l'anno migliore...'
Meglio giocatori giovani o esperti? "Il giusto compromesso fra questi due elementi ti porta a lavorare nel miglior modo possibile. Vincere aiuta a vincere e così crescono fiducia e determinazione. Giocare negli stadi vuoti? Mancano i tifosi per l’adrenalina che ti danno, ma allo stesso tempo in questo modo in una squadra magari ancora in fase di definizione si sentono bene le voci del mister e dei compagni. Così, puoi darti una mano l’uno con l’altro",
Audero è balzato agli onori delle cronache anche nel ruolo di uomo assist, quando ha lanciato il compagno Verre nell'occasione del gol realizzato alla Fiorentina: "Lì avevo cercato di mettere palla oltre la linea dei difensori. In senso assoluto, forse questa definizione era più corretta quando avevamo Giampaolo. Dipende dalle situazioni: club come Sassuolo e Manchester City usano tanto il portiere in questo senso come giocatore di movimento, altri tecnici ne fanno un uso più moderato"
Audero adesso sogna in grande: "Normale che la Nazionale sia un obiettivo che uno si pone, partendo però dal buon lavoro fatto con il club. Ma non è un’ossessione: semmai, un punto importante nella carriera di un giocatore e, vista la mia età e il mio passato con l’Under21, c’è la voglia di conquistarla. Ogni anno è stato importante nella mia carriera ma se devo sceglierne uno, paradossalmente penso a quello in cui avevo giocato meno ed ero terzo portiere nella Juventus" conclude il portiere. "Fu molto importante e formativo. Mi allenavo in un gruppo di altissimo livello, ho cercato di rubare da Higuain, Dybala e Buffon".