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Damsgaard, l'agente: 'Grazie Samp e Osti. Euforico di conoscere Giampaolo'
“In accordo con la Samp circa tre settimane fa avevamo individuato la data del 28 marzo come quella del suo ritorno, prenotando il biglietto dell'aereo. E l'abbiamo rispettata. Ha recuperato la massa muscolare persa nei mesi di inattività. Per me farà presto a riportarsi al livello giusto. L'ultima parola spetta ovviamente a allenatore, preparatore e dottore" prosegue.
“So che, anche a causa del silenzio calato intorno a lui, si sono diffuse tante voci” aggiunge poi Orgaard. “Non ci sono misteri. Nessuna infezione al ginocchio o malattia del sangue... Non è stato semplice identificare la natura. Si tratta di una forma di artrite molto aggressiva. Abbiamo passato periodi difficili, il più brutto a gennaio, non si vedevano miglioramenti, sembrava non guarisse mai e non si potevano nemmeno ipotizzare tempi di rientro. Poi grazie alla collaborazione tra un reumatologo italiano indicato dalla Samp e uno danese, è stata condivisa una nuova terapia. Che ha dato ottime risposte”.
Dansgaard è entusiasta di poter lavorare con il nuovo tecnico blucerchiato: “Mikkel è euforico anche di conoscere il nuovo allenatore Giampaolo. Per i primi due giorni di test ci sarà il fisioterapista che l'ha seguito a casa, Thomas Jorgensen, che poi passerà il testimone ai colleghi doriani”.
Nel processo di guarigione di Damsgaard, è stato cruciale l’impiego del centro sportivo ProTreagment in Danimarca: “Esatto, ringrazio la Samp per avergli concesso di effettuare lì, in un centro all'avanguardia, il periodo più delicato di recupero. Io e Mikkel ci teniamo poi a ringraziare il segretario generale Ienca, il vicepresidente Romei e Osti, che tra l'altro lo avevano portato alla Samp. Osti gli è stato vicino anche nel periodo in cui era stato sospeso dall'incarico. Un forte grazie al professor Mazzola e al fisioterapista Doimi, che ha trovato il contatto con il ProTreatment, e anche al dottor Baldari. E a Carlo Ienca, l'amico che gli è stato sempre al fianco giorno e notte a Genova, a casa e in clinica, in quel brutto periodo”. Pensiero anche per i tifosi “Che si sono preoccupati per lui”.