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    Lazio: ecco Sampaoli, l'allievo di Bielsa. Dalla panchina sull'albero al Cile

    Lazio: ecco Sampaoli, l'allievo di Bielsa. Dalla panchina sull'albero al Cile

    • Alessandro Di Gioia
    Jorge Sampaoli non è un semplice allenatore, è un maestro di calcio: è forse per questo motivo che Claudio Lotito è rimasto incantato dalla sua figura e confida di affidargli la Lazio nella prossima stagione, quella che dovrà essere della rinascita. Già, perchè Sampaoli non è un tecnico normale: callejero per definizione, un "uomo della strada", eroe nazionale in Cile dopo la Coppa America del 2015. Il degno discendente di colui che aveva iniziato l'impresa con la nazionale andina, colui che per Sampaoli non è solo un predecessore, ma un vero e proprio maestro, di vita e di calcio: Marcelo Bielsa. In Sudamerica funziona così, i due aspetti non sono scindibili.

    CASSIERE E IMPIEGATO, FOLGORATO DA BIELSA - Calciatore da giovane, la sua carriera venne bruscamente interrotta da un brutto infortunio a tibia e perone, che lo ha costretto a smettere a soli 19 anni: il padre era un agente di polizia, lui ripiegò sul mestiere di cassiere in banca e di impiegato all'ufficio anagrafe di Los Molinos, a 70 chilometri da Rosario. Fare calcio, pensare calcio, all'inizio non era facile: bisognava sfruttare il tempo libero, studiare tanto, soprattutto dal maestro Marcelo Bielsa, i cui discorsi motivazionali venivano al Newell's Old Boys registraticlandestinamente dal giovane allenatore. Appostamento fuori dall'allenamento e passeggiate su passeggiate, con il walkman all'orecchio e le cuffie in testa. 

    LA PANCHINA SULL'ALBERO E IL TIFO PER IL RIVER - La sua prima esperienza in panchina è a Buenos Aires, nell'Alumni Athletic Club, dove accade un fatto che i giornali argentini etichettano come "incredibile": in un'occasione, espulso dall’arbitro, decise di continuare a seguire la partita improvvisando una "panchina" immaginaria su un albero. Si arrampicò e da lì continuò a dirigere la squadra, le foto finirono sui giornali locali e il presidente del Newell’s decise di assumerlo, nell’Argentino de Rosario, squadra satellite, che Sampaoli diresse nel 1996 cominciando la sua carriera da professionista. Tifosissimo del River Plate, viaggiava da casa sua a Casilda, nei pressi di Rosario, a Buenos Aires per seguire tutte le partite dei Millonarios: 800 chilometri tra andata e ritorno, da effettuare con qualisasi mezzo, autobus, treno e anche autostop. Un tifo sfrenato, tanto da saltare alcune partite della squadra in cui militava quando era piccolo e da non presentarsi a scuola quando El Más Grande de Argentina perdeva.

    3-3-1-3, L'UOMO DELLA STORIA IN CILE - Sampaoli applica con fedeltà il metodo del Loco, un 3-3-1-3 integralista, che lo ha portato a grandi risultati: il primo trofeo internazionale della Universidad de Chile, la Copa Sudamericana 2011, il primo della Roja, la storica Copa América 2015 vinta contro il marziano Leo Messi, suo concittadino. "Non ascolto nessuno e proseguo sulla mia strada, perché molte cose proibite mi fanno sentire vivo", la sua frase simbolo, che ha si è tatuato sulla pelle: un pezzo di una canzone dei Callejeros, gruppo rock argentino del cui leader Sampaoli è amico fraterno. Patricio Santos Fontanet, questo il suo nome, è stato a lungo in galera per l'incendio scoppiato al Repubblica Cromanon, discoteca di Buenos Aires che i Callejeros avevano stipato di persone, non calcolando le misure di sicurezza: un incendio uccise 200 persone e il gruppo venne considerato colpevole. Jorge, uomo tutto d'un pezzo, non l'hai mai abbandonato.

    LAZIO IN VANTAGGIO, MA OCCHIO ALLA SPAGNA - Ora, dopo un anno di stacco, l'ex commissario tecnico del Cile è alla ricerca di una squadra: la Lazio è più di un'ipotesi, visto che l'argentino è stato visto ieri sera uscire dall'Hotel Forum, vicino al Colosseo, per andare cena Claudio Lotito. Il presidente e Tare gli hanno esposto i propri progetti, ora è il tempo delle vautazioni. Sampaoli è l'uomo ideale su cui impostare un progetto a lungo termine. L'unica invognita sono le altre offerte sul tavolo del bielsista: Valencia ed Espanyol ci hanno già provato, in Qatar continuano a guardare interessati. Ma per il callejero sembra essere arrivato il momento di provare l'esperienza italiana.

    @AleDigio89

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