Samp, non si cambia: Rossi ha le spalle coperte
Ballardini, De Canio, persino Gasperini, la Samp entra in crisi e i nomi girano intorno alla panchina di Delio Rossi. Voci, niente di più, perché il posto dell’allenatore blucerchiato non è a rischio. Lo conferma la dirigenza con le parole di Garrone e Sagramola che non sono solo smentite di rito. Delio Rossi è l’uomo a cui la Samp ha deciso di affidare presente e futuro con un progetto biennale fondato inizialmente su giovani, bel gioco e risultati magari non eclatanti ma di spessore in relazione alla realtà di una squadra che si lecca ancora le ferite della discesa in serie B. Il progetto conta e Rossi ha l’esperienza per portarlo avanti anche nei momenti difficili. La sfida contro il Torino è fondamentale per cercare di abbandonare l’ultimo posto in classifica, vincere è un obbligo ma a meno di clamorose frizioni nel post partita non ci sarà esonero anche in caso di risultato negativo.
Delio Rossi ha le spalle scoperte da un passato ottimo, dalle convinzioni dei suoi datori di lavoro e dal solito discorso economico. Il suo ingaggio è pesante, 1.2 milioni all’anno che ne fanno uno degli allenatori più pagati della serie A, sopra anche a Montella solo per citarne uno. Un esonero sarebbe l’ennesima tegola sulle casse di Corte Lambruschini che stanno ancora pagando lo stipendio di Ciro Ferrara. La panchina non traballa quindi, a meno che nelle prossime quattro gare, decisamente alla portata dei blucerchiati, la crisi non diventi irreversibile e allora tutto potrebbe tornare in gioco.