Samp, Atzori:| 'Questa testa non va'
È un Atzori durissimo con tutti quello che si presenta nella sala stampa del Castellani. A cominciare da se stesso: «Fa male questa eliminazione. Credo che la sconfitta faccia parta della vita, del risultato sportivo, però sicuramente non mi è piaciuto il modo. L’amarezza che mi si legge addosso è la conseguenza della delusione che provo nei confronti dei nostri tifosi, che anche questa volta sono venuti numerosissimi da Genova. La responsabilità maggiore è la mia, perché evidentemente non sono riuscito in questo periodo a cambiare la mentalità dei giocatori. Io faccio le scelte, io devo motivare i ragazzi. Ho a disposizione una squadra con tantissimi nazionali, così non va bene. C’è ancora da lavorare tanto, soprattutto in quella che è la parte fondamentale di un giocatore, la testa. E’ lì che c’è da fare. Tra poco inizia il campionato, in sette giorni non si possono fare miracoli, speriamo di riuscire però a lavorare bene. Bisogna che capiscano che giocano nella Sampdoria».
Rispetto all’Alessandria il tecnico ha visto un passo indietro: «Sì, da 45 minuti di buon gioco siamo scesi a 30. Il primo tempo non è stato bello come quello con l’Alessandria, però qualcosa abbiamo fatto. Poi… l’errore è consentito, però non è consentito sciogliersi come facciamo ogni volta che ci capita qualcosa di negativo, come un gol preso. Questo atteggiamento mi dà fastidio, sì. Dobbiamo ancora calarci nella categoria, capire che cosa ci aspetta ogni partita. O cambiamo, o inevitabilmente faremo sempre una gran fatica». Atzori non parla dei singoli però ammette che «sulla sinistra siamo stati meno incisivi». E, nel bilancio di giornata, pesa anche il ko di Gastaldello: rischia un mese di sto per stiramento.
Deluso anche il Ds Sensibile: «Certamente è una brutta eliminazione anche perché ci tenevamo ad andare avanti in Coppa Italia. Ho visto luci ed ombre. Il primo tempo non mi è dispiaciuto, nel secondo invece ci siamo disuniti alla prima difficoltà. Dobbiamo fare in fretta a renderci conto che questa sarà la nostra realtà, che ci piaccia o no. E’ una sconfitta che deve servire da lezione a tutti, a me, ai giocatori, allo staff, alla proprietà, ai giornalisti... Mi rendo conto che ci sia qualcuno che possa aspettarsi che questa Sampdoria debba vincere sempre 3-0 al 25’ del primo tempo su tutti i campi, ma chi si aspetta questo sbaglia».
Il dirigente blucerchiato chiede lucidità in questo momento: «Sì, perché la sconfitta è brutta ma non bisogna drammatizzare. Bisogna analizzarla bene, nei minimi dettagli, questo sì. Anche perché l’approccio alla gara secondo me non è stato sbagliato, ma a volte perdi le partite anche quando le affronti inizialmente con i valori giusti. Paradossalmente non è il risultato a preoccuparmi, ma l’atteggiamento».