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  • Samp:|Maresca, 'punizione' perfetta

    Samp:|Maresca, 'punizione' perfetta

    Il solo raggio di luce blucerchiato nella cupa giornata di ieri è arrivato dal suo piede: punizione perfetta, stavolta niente traversa come contro Siena e Torino, stavolta la palla si infila all’incrocio dei pali. «Spero che la gente non si abitui, non è mica così facile tirare da quelle parti» dice Enzo Maresca.

     
    Il centrocampista ex Malaga non può nemmeno festeggiare a dovere la sua prodezza nonché primo gol con la maglia della Sampdoria. Gol che sembrava poter raddrizzare una partita nata male e invece finita peggio: «Sì, in effetti abbiamo fatto una prestazione non all’altezza delle precedenti. Soprattutto nel primo tempo perché nella ripresa secondo me una reazione c’è stata e infatti la gara stava terminando in parità. Quello di Sergio è stato soltanto un episodio, un infortunio che nel calcio può capitare».
     
    Tutti in difesa del portiere (lo ha fatto anche il tecnico Ferrara) come è giusto che sia; purtroppo il portiere è abbastanza indifendibile e non soltanto per i due errori nei gol, ma per un atteggiamento di superficialità che va rimosso alla svelta. La sconfitta, tuttavia, è il frutto di una partita approcciata in maniera completamente sbagliata da parte dei giocatori della Sampdoria: la voglia e la grinta viste finora, a Verona sono rimaste nello spogliatoio.
     
    Maresca dice: «La società e l’allenatore sono stati molto chiari, il nostro obiettivo è la salvezza e continua a essere quello. Questo risultato non cambia niente rispetto a quanto si è detto e a quanto dobbiamo fare. Speriamo di poter raggiungere i quaranta punti quanto prima». Se si ripeteranno partite come quella contro il Chievo sarà difficile anche l’obiettivo minimo, se la Samp ritroverà l’orgoglio perduto potrà invece dormire sonni tranquilli. Ancora Maresca: «Dobbiamo riuscire a tirare fuori il meglio anche da una sconfitta. Allora agganciamoci al secondo tempo, dove secondo me c’è stata la reazione della squadra».
     
    In realtà il secondo tempo è stato solamente un po’ meglio del primo. Prova ne è che la Sampdoria non ha mai fatto correre pericoli a Sorrentino. Al contrario, all’inizio della ripresa ci sono state alcune conclusioni del Chievo che Romero è riuscito a respingere. L’unico tiro blucerchiato che ha centrato lo specchio della porta è stato invece il calcio di punizione di Maresca. Unica perla della giornata doriana, decisamente poco. Il centrocampista la racconta: «Ho visto che il difensore stava andando sul primo palo e così ho calciato ancora più forte, temendo che potesse arrivare a colpire di testa. È andata bene, le altre volte ero stato sfortunato, stavolta sono stato un po’ più fortunato».

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