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    Samp, Linetty: 'Juve? Vittoria ad ogni costo, per essere grandi. Su Buffon e l'Europa...'

    Samp, Linetty: 'Juve? Vittoria ad ogni costo, per essere grandi. Su Buffon e l'Europa...'

    Karol Linetty, centrocampista della Sampdoria, è una delle rivelazioni di Giampaolo, che punta tanto sul suo giovane talento. Il polacco si è raccontato in un'intervista a Tuttosport: "Mica facile fare parte dell’undici titolare. In questo collettivo ci sono molti centrocampisti di qualità, tutti in grado di esprimersi su alti livelli ma possono giocare solo in tre. Quindi mi impegno nel lavoro quotidiano, cerco di migliorare giorno dopo giorno sperando poi che l’allenatore mi mandi in campo. Ovvio che quando rimango in panchina non sono contento ma la concorrenza è positiva per tutti e poi qui c’è un gruppo coeso e solido, consapevole che prima dell’interesse del singolo c’è quello della squadra".

    RISULTATO E GIOCO - "Stiamo studiando per diventare una grande squadra e nel nostro Dna c’è, a prescindere dall’avversario, di giocare sempre per vincere. Questi insegnamenti li ho ricevuti appena sono giunto qui. Subito non è stato facile capire ciò che voleva il tecnico, le difficoltà nascevano soprattutto dall’aspetto tattico ma ora posso dire di essermi perfettamente integrato nel calcio italiano. E capisco le difficoltà che sta incontrando Kownacki, arrivato da poco. Quando si presentò in estate lo presi sotto la mia ala insieme con Bereszynski e ho cercato di spiegargli tutto, facendogli spesso da interprete. Ma lui è un ragazzo sveglio, ha imparato infretta ed è già pronto".
     
    FUORI DAL CAMPO - "Un ragazzo normale che vive tra Recco e Genova. La mia fidanzata, Violetta, vive con me e spesso, nei momenti liberi, ci godiamo la Riviera".

    PIU' FORTI - "Sono partiti giocatori importanti, vero, ma ne sono arrivati altri altrettanto forti. La differenza con la passata stagione è la convinzione. Il nucleo del gruppo è rimasto quasi inalterato e insieme ai nuovi si può lavorare su basi consolidate. E’ più facile ora fare bene ciò che chiede l’allenatore e tutti i giocatori sono coinvolti nel progetto. Un progetto di cui tuttti siamo convinti. Non è un caso che se qualcuno esce chi subentra riesce a fare ancora meglio. Alvarez entra e dopo pochi istanti segna contro il Milan: un esempio per tutti che, peraltro, Kownacki ha imitato a Milano contro l’Inter".
     
    JUVE - "Noi cercheremo a tutti i costi la vittoria. Giochiamo davanti ai nostri tifosi con cui c’è un feeling speciale e sanno come trascinarci. La Juve è fortissima ma se noi scendiamo in campo convinti delle nostre possibilità, carichi e disposti al sacrificio, con un po’ di fortuna prossima centrare l’obiettivo".
     
    EUROPA - "Dipende anche dalle altre squadre ma io dico di sì. Noi dobbiamo pensare a lottare per salire sempre di più e non dobbiamo guardare a ciò che abbiamo fatto ma concentrarci su ciò che faremo. Quando entriamo in campo sappiamo bene quali sono i nostri compiti e cosa vogliamo ottenere: con questa consapevolezza certi traguardi non sono preclusi".

    RAPPORTO GIAMPAOLO - "Con lui c’è un grande rapporto come esiste anche con gli altri ragazzi. L’organizzazione non solo del gioco che ci ha insegnato l’allenatore dà sicurezza a tutti noi. Lui spiega molto bene le sue idee e noi in campo cerchiamo di realizzarle. Grazie a lui sono un giocatore migliore rispetto a prima di approdare qui. Sono cresciuto tanto, anche tatticamente, e sono più convinto delle mie possibilità".
     
    GOL - "Il quarto stagionale alla Juve? Magari! Anche se per me è più importante che vinca la squadra, poi chi segna conta poco".
     
    POLONIA - "Mondiali? Sono dispiaciuto per gli italiani e per chi era in Nazionale, non lo meritavano. Le lacrime di Buffon mi hanno colpito molto, per me come per molti polacchi lui rappresenta una leggenda. Si è dimostrato un grande anche nel momento più difficile".

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