Samp, Giampaolo: 'Grande rispetto di Milan e Gattuso. Formazione? Dubbio Saponara e non solo'
Marco Giampaolo, allenatore della Sampdoria, parla in conferenza stampa alla vigilia della sfida con il Milan a San Siro: "E' sempre una sfida di prestigio, c'è la possibilità di poter continuare a misurarci, a confrontarci con avversari blasonati e costruiti con obiettivi diversi. La missione della Samp è rompere le scatole a tutti, sarà una partita dove si misurerà la nostra forza. Milan in difficoltà e Gattuso in bilico? Ho grande rispetto nei rossoneri perché sono una squadra che mi piace, costruita con senso logico: è una squadra che rincorre le idee di gioco, le ultime due partite non possono cambiare il vero valore del Milan. E' una squadra organizzata e che mi piace, non posso dimenticare la prova di qualità, autorevolezza e convinzione di Napoli e non a caso l'ho dipinta come outsider in riferimento alla Juventus. Ho grande rispetto del Milan e di Gattuso, che mi piace in quanto persona schietta e diretta, poi la storia complica tutto quando perdi una partita: ci sono polemiche, contestazioni, ma fa parte del gioco, bisogna avere la barra dritta e avere chiaro dove si vuole andare. Preoccupato dal ciclo di match complicati? Se le penso tutte insieme mi preoccupano, altrimenti no. Devo pensare alla prossima partita, obiettivi e valori non li so: non si possono fissare a 30 partite dalla fine, i valori sono messi in discussione ogni volta che si gioca, come le azioni in borsa. Saponara dal primo? Non ho solo lui come dubbio, ne ho tanti perché in tanti stanno bene e insidiano i titolari, chi gioca non deve sedersi sugli allori e pensare di avere il posto garantito. Defrel ha recuperato, Jankto si è allenato ieri e oggi: ha avuto un problema in allenamento, ma sta bene. Colley? Chi non gioca non è contento e ci mancherebbe altro, ma deve stare lì e mettermi in difficoltà. Lui sta bene e si allena bene, è lucido. Cosa mi aspetto dal Milan? Difficoltà tecniche. Leggo e sento che potrebbero cambiare sistema di gioco, non lo so, ci arriviamo con certezze sulle cose che facciamo noi ma sui dubbi su cosa farà l'avversario".