Samp, Enrico Chiesa a CM svela il punto di forza di Mihajlovic
Ieri ha battuto il Parma con la sua Samp. Vittoria di misura, 1-0 in trasferta e un abbraccio che vuol dire tanto, unità di intenti e lavoro che procede bene, per ora. La passione l’ha conservata, cerca di passarla ai suoi ragazzi ora che è in panchina. Sbraita, si affanna e dà indicazioni, sembra tarantolato, poi la tensione sfuma al 93’, quando l’arbitro fischia e decreta la fine della partita. Enrico Chiesa ha vinto.
"Ma che fatica - spiega a Calciomercato.com - stare in panchina ti prova. Cambia tanto da allenatore a giocatore, la pressione è diversa, il fatto di essere responsabile di un gruppo di ragazzi del settore giovanile, ragazzi che stanno ancora crescendo, hanno uno sviluppo non solo fisico ma anche di testa, ti costringe a stare attenti a tanti particolari. Quando ero calciatore la mia responsabilità era diversa, dovevo dimostrare sul campo, ora fare l’allenatore è tanta roba".
La città lo abbraccia e lo ricorda come un idolo, Parma è stata sua e lo ha riempito di gloria: "Rientrare a Parma è un piacere, normale che sia così, ho trascorso tre anni della mia carriera qui, tre anni conditi con dei successi, una città meravigliosa con dei tifosi che hanno amato quella squadra incredibilmente, non solo perché era fatta da giocatori ma soprattutto perché ci tenevano alla maglia. La mia soddisfazione più grande è aver giocato con giocatori di livello, tanto di cappello, importantissimi, Buffon, Thuram, Crespo, Cannavaro, metti insieme questi giocatori e vedi cosa puoi avere. Eravamo una rosa molto ampia ed eravamo i più forti in quel periodo. Il mio ricordo più bello è stato arrivare qui, il mio primo giorno, poi l’ultimo, quando sono andato via, con un po’ di malinconia ma con una Coppa Italia e una Coppa Uefa. Ricordo i compagni con piacere, sono stati anni indimenticabili".
Anni passati, purtroppo, Ora si guarda avanti, ci sono professioni di mezzo, Chiesa fa l’allenatore, come Mihajlovic, appena arrivato alla Samp: "Un ex compagno di squadra, abbiamo parlato molto, ci siamo incontrati e abbiamo pianificato, la collaborazione può portare molti frutti, Sinisa invece può portare qualcosa soprattutto nella testa della squadra, perché basta guardare l’approccio con la Lazio dove abbiamo visto una grande squadra anche in 10 con un atteggiamento eccezionale. La dote migliore assieme all’attaccamento alla maglia della Sampdoria. Un altro Chiesa? Per ora non c’è. Il rinvio a giudizio dei miei ex compagni del Parma per il crac Parmalat? No comment".