Samardzic ritrova l'Inter: 'La mia gara, darò il 200%'. Per fare un doppio favore alla Juve
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Lazar Samardzic conta i giorni, perché quella di sabato sera (ore 21) sarà per forza di cose la Partita. Rigorosamente con la p maiuscola. Oggetto dei desideri dell’Inter nell’ultima finestra di trasferimenti, approdato a Milano per svolgere le visite mediche di rito lo scorso 10 agosto dopo che il club nerazzurro aveva raggiunto un’intesa economica totale con l’Udinese e col suo entourage, e poi protagonista di uno dei più incredibili voltafaccia della storia del calciomercato. A San Siro arriva l’Udinese già capace di fare il colpo contro il Milan e Simone Inzaghi dovrà difendere il primato in classifica anche dalla voglia di riscatto del centrocampista tedesco di origini serbe: "Sarà la mia partita. Si è parlato tanto in questa stagione e nella scorsa, voglio dare il 100% anche contro l’Inter. Anzi, di più perché sono una delle squadre più forti in Italia. Dovrò dare il 200%, allora”, ha dichiarato Samardzic in occasione della cena di Natale dell’Udinese.
UN'ESTATE FA - Storie di un’estate fa ormai, ma che evidentemente hanno lasciato il segno e che, oggi, lasciano intravedere pochi margini di ricucire un rapporto che in futuro potrebbe eventualmente riservare interessanti sviluppi per la formazione interista. Marotta e Ausilio si sono lasciati alle spalle la delusione per il comportamento poco chiaro del padre Mladen, che quando l’affare volgeva ormai verso la sua naturale conclusione con tanto di firme da apporre nella sede nerazzurra di Viale della Liberazione ha cambiato improvvisamente le carte in tavola. Le cifre strappate da Rafaela Pimenta, che nell’operazione ha agito da intermediario, sono diventate di punto in bianco tema di scontro fino all’allontanamento dell’agente brasiliano e all’ingresso sulla scena di nuovi procuratori che hanno provato a ridiscutere i termini dell’accordo. Mandando su tutte le furie Inter e Udinese e facendo tramontare un affare buono per tutti. Il club nerazzurro aveva chiuso per un prestito oneroso con obbligo di riscatto a 20 milioni e l’inserimento del centrocampista Giovanni Fabbian (poi trasferitosi al Bologna), valutato 4 milioni.
LA JUVE OSSERVA - Un affare che avrebbe consentito all’Inter di inserire un giovane di enorme potenziale in un organico già forte e al ragazzo di fare un considerevole salto di qualità nella sua carriera, che gli avrebbe garantito pure un ingaggio di 1,5 milioni di euro netti a stagione più bonus, a salire. L’Udinese infine avrebbe messo a bilancio una plusvalenza significativa, avendo pagato il classe 2002 appena 3 milioni al momento del suo trasferimento a titolo definitivo dal Lipsia. Samardzic alla fine è rimasto in Friuli ed è stato inghiottito dalla partenza di stagione molto a rilento, prima che l’avvento di Cioffi in panchina per l’esonerato Sottil restituisse brio e risultati alla squadra 14 presenze e appena 2 reti realizzate sin qui per uno dei calciatori che si è segnalato nel passato campionato come uno dei prospetti da seguire per il futuro (37 partite, 5 gol). Tanto che Napoli e soprattutto Juventus - principale antagonista dell'Inter per lo scudetto - non lo hanno perso di vista e lo hanno messo nel mirino per la stagione che verrà. Il nome di Samardzic è uno dei profili che il responsabile dell’area tecnica bianconera Cristiano Giuntoli tiene in considerazione pure per la riapertura del mercato del gennaio, ma servirà convincere l’Udinese con la proposta giusta e anche papà Mladen. Il vero elemento a sorpresa in sede di trattativa. Prima però c’è l’Inter e una partita, anzi la Partita, da giocare al 200%.
UN'ESTATE FA - Storie di un’estate fa ormai, ma che evidentemente hanno lasciato il segno e che, oggi, lasciano intravedere pochi margini di ricucire un rapporto che in futuro potrebbe eventualmente riservare interessanti sviluppi per la formazione interista. Marotta e Ausilio si sono lasciati alle spalle la delusione per il comportamento poco chiaro del padre Mladen, che quando l’affare volgeva ormai verso la sua naturale conclusione con tanto di firme da apporre nella sede nerazzurra di Viale della Liberazione ha cambiato improvvisamente le carte in tavola. Le cifre strappate da Rafaela Pimenta, che nell’operazione ha agito da intermediario, sono diventate di punto in bianco tema di scontro fino all’allontanamento dell’agente brasiliano e all’ingresso sulla scena di nuovi procuratori che hanno provato a ridiscutere i termini dell’accordo. Mandando su tutte le furie Inter e Udinese e facendo tramontare un affare buono per tutti. Il club nerazzurro aveva chiuso per un prestito oneroso con obbligo di riscatto a 20 milioni e l’inserimento del centrocampista Giovanni Fabbian (poi trasferitosi al Bologna), valutato 4 milioni.
LA JUVE OSSERVA - Un affare che avrebbe consentito all’Inter di inserire un giovane di enorme potenziale in un organico già forte e al ragazzo di fare un considerevole salto di qualità nella sua carriera, che gli avrebbe garantito pure un ingaggio di 1,5 milioni di euro netti a stagione più bonus, a salire. L’Udinese infine avrebbe messo a bilancio una plusvalenza significativa, avendo pagato il classe 2002 appena 3 milioni al momento del suo trasferimento a titolo definitivo dal Lipsia. Samardzic alla fine è rimasto in Friuli ed è stato inghiottito dalla partenza di stagione molto a rilento, prima che l’avvento di Cioffi in panchina per l’esonerato Sottil restituisse brio e risultati alla squadra 14 presenze e appena 2 reti realizzate sin qui per uno dei calciatori che si è segnalato nel passato campionato come uno dei prospetti da seguire per il futuro (37 partite, 5 gol). Tanto che Napoli e soprattutto Juventus - principale antagonista dell'Inter per lo scudetto - non lo hanno perso di vista e lo hanno messo nel mirino per la stagione che verrà. Il nome di Samardzic è uno dei profili che il responsabile dell’area tecnica bianconera Cristiano Giuntoli tiene in considerazione pure per la riapertura del mercato del gennaio, ma servirà convincere l’Udinese con la proposta giusta e anche papà Mladen. Il vero elemento a sorpresa in sede di trattativa. Prima però c’è l’Inter e una partita, anzi la Partita, da giocare al 200%.