Samaden: 'Ecco come continueremo a vincere con il settore giovanile'
“Voglio ringraziare la società per il sostegno che ci ha sempre dato. Parlo per il presente e per il futuro. In questi giorni stanno rifacendo tutti i campi rendendo migliore la nostra struttura. Con il settore giovanile siamo sempre attenti nell’inserire nuovi talenti. Adesso ne abbiamo anche preso uno del Trentino, Wieser, del Sud Tirol. Siamo felici abbia scelto noi nonostante lo cercassero in molti. Sono contento di avere qui anche Valietti e Vanheusden che all’interno del settore giovanile hanno avuto percorsi diversi. Ci tengo a ringraziare anche Vecchi che ha creduto nel nostro progetto firmando un triennale nonostante le tante offerte ricevute
Come si continuerà a vincere?
“Solo attraverso il lavoro. È una cosa che abbiamo fatto sempre negli ultimi anni. Poi l’obiettivo non è solo quello di vincere. Si migliora anche avendo una società che è vicina, con la volontà costante di investire nel settore giovanile. Baccin è un esempio di come la società voglia crescere con il settore giovanile, un ulteriore segnale di come si può migliorare”.
Novità su Colidio e Pellegri?
“Quei talenti fanno parte del lavoro di Ausilio e Baccin. Noi setacciamo il territorio con l’obiettivo di prendere ragazzini che possano rinforzare il nostro settore giovanile. Quando si parla di scouting non bisogna fare attenzione solo ai giocatori ma anche agli allenatori e a tal proposito annuncio che nel nostro staff entrerà Paolo Annoni come allenatore degli Under 15. E poi è fondamentale l’attività di base, cui fa capo Giuliano Rusca. Sempre nella nostra squadra entreranno Beghetto e Villa”
Che effetto ti fa sapere che adesso l’Inter investirà così tanto nel settore giovanile?
“Siamo orgogliosi dei risultati che abbiamo ottenuto e di quanto la società tenga a noi. Tutti quelli che collaborano con noi dimostrano di aver passione e ci aiutano moltissimo. Abbiamo una squadra di persone in grado di far crescere i ragazzi, questa è una bella soddisfazione, soprattutto per chi come me è qui da tanti anni”.
Anni fa arrivavano tanti talenti dalla Primavera, oggi è più difficile?
“Sembra abbastanza scontato dire che quel tipo di modello è difficile pensarlo, anche se la società sta dando buoni segnali da quel punto di vista. Abbiamo massima attenzione sui giovani top player. Molto dipenderà da noi e questa è una bella responsabilità, vogliamo produrre giovani pronti per la prima squadra”.
Modelli come Ajax e Barcellona non sono riproducibili?
“Sono stati costruiti negli anni. In Italia lo vedo irrealizzabile. Io credo che il miglior settore giovanile sia quello dell’Athletic Bilbao, penso che quella metodologia sia più attuabile. Non mi vergogno a dire che ho preso spunto proprio da loro”.
Quattro passaggi di proprietà ma lei è sempre al suo posto
“Mi ha fatto entrare qui Pellegrini, ho sempre cercato di lavorare con passione. Tutto quello che ho raggiunto, l’ho fatto senza pensarci. É stato un sogno iniziato 27 anni fa e che non è ancora finito”.
In tempi in cui anche i ragazzini sono esposti ai social network, come fate a proteggerli?
“Ci sono tante situazioni che non sono di campo ma che noi vogliamo tenere sotto controllo. Anche per questo partiremo con un progetto che prevede l’educazione di ragazzi e famiglie. Un progetto che toccherà diverse aree, tra cui quella del corretto utilizzo dei social network. Già quest’anno abbiamo organizzato una serie di incontri, senza avere la presunzione di imporre divieti”.