Salvini sul nuovo stadio di Milano: 'Il sindaco Sala un incrocio tra Calloni e Pancev, servirebbe Ronaldo o Ibra'
"Sala dice che ha altro a cui pensare oltre allo stadio, ma nella triplice veste di leader politico, tifoso e milanese ricordo che la città s’è imposta grazie alla cultura del fare: City Life, Porta Nuova, Garibaldi-Repubblica sono esempi vincenti che hanno piegato i No ideologici di certa sinistra. Milan e Inter hanno proprietà straniere interessate a investire in Italia: giustamente pretendono chiarezza e tempi certi per non vedere lo stesso brutto film andato in onda per lo stadio della Roma".
"Milano è città internazionale, ambiziosa, coraggiosa e moderna: confermi di esserlo anche dentro Palazzo Marino. Un nuovo stadio, col rifacimento della zona San Siro ed evitando la totale cancellazione del Meazza, è un’opportunità da cogliere. Milano ha fretta e le sue grandi squadre anche".
"La Juventus, in Italia, ha confermato quanto sia decisivo un impianto di proprietà per migliorare gli incassi e quindi i risultati sportivi. All'estero è opinione largamente diffusa che nel nostro Paese sia difficile investire e impossibile realizzare. Milano non può confermare questo andazzo. In questi giorni stiamo assistendo a una specie di finalissima sul futuro della città e del suo calcio: sarebbe interesse di tutti vincere questa partita, il tempo stringe ma il sindaco aggredisce Milan e Inter. Beppe Sala e la sua giunta somigliano pericolosamente a un incrocio tra Egidio Calloni e Darko Pancev, quando servirebbero Ronaldo o Ibrahimovic".