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Salernitanamania: via il mal di pancia, ora Mazzocchi sogna la Nazionale
Dal “mal di pancia” alla prima marcatura in Serie A. Un mese dopo la storia di Pasquale Mazzocchi con la Salernitana è totalmente cambiata. Ieri l’esterno ha festeggiato il suo primo gol (e che gol!) in massima serie. Eppure in estate sembrava vicinissimo all’addio; ora sogna anche la Nazionale.
Le sirene del mercato hanno condizionato fortemente il precampionato di Mazzocchi e della Salernitana. L’ex Parma, arrivato a Salerno nel gennaio scorso sotto la gestione Sabatini, era stato riscattato dal club granata a salvezza conseguita, con un contratto fino al 2025 per il calciatore. Fin da subito sono iniziate le avances di Torino e Monza, soprattutto i brianzoli volevano fortemente Mazzocchi. L’intenzione del club granata era quella di trattenere il calciatore, a meno di un’offerta irrinunciabile che si aggirasse sugli 8 milioni di euro. Offerta mai recapitata alla Salernitana, per mesi il Monza ha dialogato infatti con l’entourage del calciatore offrendo un ingaggio di gran lunga superiore a quello percepito a Salerno. Situazione che ha condizionato il giocatore in ritiro: colloqui con la dirigenza, allenamenti a parte e amichevoli saltate. Il ds De Sanctis ha presentato un ritocco economico contrattuale (fino a 500mila euro più bonus) a Mazzocchi senza ricevere però risposta. Il classe ’95 ha quindi saltato anche la prima ufficiale in Coppa Italia contro il Parma.
Decisivo è stato l’intervento del patron Danilo Iervolino. Il presidente si è confrontato telefonicamente con Mazzocchi, proponendogli un altro ritocco contrattuale: ingaggio da 650mila euro più bonus e legame allungato fino al 2026. L’inizio di campionato ha regalato a Nicola un Mazzocchi rigenerato. L’arrivo di Candreva ha fatto traslocare il calciatore napoletano sulla fascia sinistra. Il rendimento è rimasto però alto, ieri la ciliegina sulla torta del primo gol in Serie A. Mazzocchi può essere certamente inserito tra gli esterni più decisivi del nostro campionato, come Theo Hernandez, Singo, Spinazzola e Dumfries. La sua duttilità potrebbe anche aprirgli le porte della Nazionale.
Le sirene del mercato hanno condizionato fortemente il precampionato di Mazzocchi e della Salernitana. L’ex Parma, arrivato a Salerno nel gennaio scorso sotto la gestione Sabatini, era stato riscattato dal club granata a salvezza conseguita, con un contratto fino al 2025 per il calciatore. Fin da subito sono iniziate le avances di Torino e Monza, soprattutto i brianzoli volevano fortemente Mazzocchi. L’intenzione del club granata era quella di trattenere il calciatore, a meno di un’offerta irrinunciabile che si aggirasse sugli 8 milioni di euro. Offerta mai recapitata alla Salernitana, per mesi il Monza ha dialogato infatti con l’entourage del calciatore offrendo un ingaggio di gran lunga superiore a quello percepito a Salerno. Situazione che ha condizionato il giocatore in ritiro: colloqui con la dirigenza, allenamenti a parte e amichevoli saltate. Il ds De Sanctis ha presentato un ritocco economico contrattuale (fino a 500mila euro più bonus) a Mazzocchi senza ricevere però risposta. Il classe ’95 ha quindi saltato anche la prima ufficiale in Coppa Italia contro il Parma.
Decisivo è stato l’intervento del patron Danilo Iervolino. Il presidente si è confrontato telefonicamente con Mazzocchi, proponendogli un altro ritocco contrattuale: ingaggio da 650mila euro più bonus e legame allungato fino al 2026. L’inizio di campionato ha regalato a Nicola un Mazzocchi rigenerato. L’arrivo di Candreva ha fatto traslocare il calciatore napoletano sulla fascia sinistra. Il rendimento è rimasto però alto, ieri la ciliegina sulla torta del primo gol in Serie A. Mazzocchi può essere certamente inserito tra gli esterni più decisivi del nostro campionato, come Theo Hernandez, Singo, Spinazzola e Dumfries. La sua duttilità potrebbe anche aprirgli le porte della Nazionale.