Salernitanamania: Sousa rilancia i panchinari
La cura Sousa non ha fatto ancora effetto sulla Salernitana, troppo pochi cinque giorni per dare la propria impronta sulla squadra. L’arrivo del tecnico portoghese può segnare un nuovo rilancio per alcuni giocatori finiti fuori dai radar nella precedente gestione tecnica.
Sousa ha certamente dimostrato subito di non aver paura a dare spazio a chi ha giocato meno finora. Contro la Lazio è tornato dal primo minuto l’austriaco Daniliuc che non giocava dal derby col Napoli del 21 gennaio; titolare anche Crnigoj. Kastanos è invece entrato a partita in corso dopo la panchina di Verona, come anche Lovato. A stupire è stato soprattutto lo spazio dato a Valencia e Botheim. Il cileno è entrato ad inizio ripresa, non giocava un tempo intero dal match contro il Monza dello scorso 13 novembre. Spesso Nicola lo posizionava come esterno alto, Sousa invece lo ha avvicinato di più alla porta, inserendolo come trequartista al posto di Vilhena. Dopo cinque panchine consecutive ha ritrovato spazio anche Botheim. Il norvegese non giocava dal match casalingo contro il Torino dell’8 gennaio scorso, quando entrò però solo nel finale. Valencia non ha mai giocato titolare finora, Botheim è sceso in campo dal primo minuto l’ultima volta lo scorso 13 novembre (Monza-Salernitana). Nel mese di gennaio entrambi sono stati vicinissimi all’addio. Valencia sarebbe potuto finire prima al Gremio, poi al Verona nel maxi scambio che avrebbe dovuto portare in Campania Henry e Verdi; scambio nel quale era stato inserito anche Botheim, cercato anche da club di B, dallo Spezia, dalla Sampdoria e dal Basilea. Nulla di fatto al gong del mercato, entrambi sono rimasti in granata. Sousa avrà il dovere anche di valorizzare i calciatori giovani che sono patrimonio societario, come appunto Valencia (’00), Botheim (’00), Daniliuc (’01) e Lovato (’00). Proprio chi ha giocato meno finora, stimolato dal nuovo allenatore, potrà dare una spinta in più alla squadra.
Sousa ha certamente dimostrato subito di non aver paura a dare spazio a chi ha giocato meno finora. Contro la Lazio è tornato dal primo minuto l’austriaco Daniliuc che non giocava dal derby col Napoli del 21 gennaio; titolare anche Crnigoj. Kastanos è invece entrato a partita in corso dopo la panchina di Verona, come anche Lovato. A stupire è stato soprattutto lo spazio dato a Valencia e Botheim. Il cileno è entrato ad inizio ripresa, non giocava un tempo intero dal match contro il Monza dello scorso 13 novembre. Spesso Nicola lo posizionava come esterno alto, Sousa invece lo ha avvicinato di più alla porta, inserendolo come trequartista al posto di Vilhena. Dopo cinque panchine consecutive ha ritrovato spazio anche Botheim. Il norvegese non giocava dal match casalingo contro il Torino dell’8 gennaio scorso, quando entrò però solo nel finale. Valencia non ha mai giocato titolare finora, Botheim è sceso in campo dal primo minuto l’ultima volta lo scorso 13 novembre (Monza-Salernitana). Nel mese di gennaio entrambi sono stati vicinissimi all’addio. Valencia sarebbe potuto finire prima al Gremio, poi al Verona nel maxi scambio che avrebbe dovuto portare in Campania Henry e Verdi; scambio nel quale era stato inserito anche Botheim, cercato anche da club di B, dallo Spezia, dalla Sampdoria e dal Basilea. Nulla di fatto al gong del mercato, entrambi sono rimasti in granata. Sousa avrà il dovere anche di valorizzare i calciatori giovani che sono patrimonio societario, come appunto Valencia (’00), Botheim (’00), Daniliuc (’01) e Lovato (’00). Proprio chi ha giocato meno finora, stimolato dal nuovo allenatore, potrà dare una spinta in più alla squadra.