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    Salernitanamania: scossa Nicola, ora Salerno sogna

    Salernitanamania: scossa Nicola, ora Salerno sogna

    • Oreste Tretola
    L’uragano Davide Nicola si è abbattuto sulla Salernitana. Una botta di defibrillatore per scuotere l’encefalogramma piatto. E ora l’impresa salvezza può definirsi meno impresa.

    “Alla sfida col Milan ci pensiamo ma non è che le motivazioni debbano essere superiori perché affrontiamo un grande club, è l’idea di noi stessi che deve venire fuori”, aveva dichiarato nel giorno della sua presentazione. L’idea di dare il massimo e di provare a fare punti con chiunque è venuta fuori; una necessità per provare a salvarsi. Ma la Salernitana vista ieri contro il Milan non è stata solo grinta e cuore, ma anche organizzazione, gioco, idee e pressing. La squadra ha giocato con coraggio e cattiveria, non rifiutando gli uno contro uno, contro un avversario dal valore tecnico ovviamente superiore. Insomma il neo tecnico, in appena tre giorni di lavoro, ha rivoltato come un calzino la squadra rinunciataria vista durante la gestione Colantuono. Nicola è già idolo del pubblico che ha più volte elogiato; l’atteggiamento combattivo in panchina ha fatto innamorare i tifosi. Ora la classifica dice 14 punti, ultimo posto sì, ma con la possibilità di recuperare le sfide contro Udinese e Venezia; già sabato ci sarà una bella occasione (in casa) contro una squadra più alla portata come il Bologna. La strada intrapresa è quella giusta e di certo l’unica cosa che si può dire è che la Salernitana è ancora lungi dall’essere retrocessa. Il miracolo Crotone deve insegnare. Nella stagione 2016/17 i pitagorici, allenati proprio da Nicola, avevano un punto in meno (13) dei granata con 24 partire effettivamente disputate. La rimonta dei rossoblu vide le vittorie contro Chievo, Sampdoria, Pescara e Udinese, ma soprattutto quelle con Inter e Lazio e l’1-1 col Milan. La salvezza fu raggiunta con 34 punti, una media non elevatissima. Oltre ai recuperi di Udine e col Venezia, la Salernitana dovrà ospitare Bologna, Sassuolo, Torino, Fiorentina, Cagliari e Udinese. E giocare in casa di Inter, Juventus, Roma, Sampdoria, Atalanta ed Empoli. Dopo ieri sognare non costa nulla.

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