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    Salernitanamania: Sabatini, il termometro dell'ambizione

    Salernitanamania: Sabatini, il termometro dell'ambizione

    • Oreste Tretola
    Danilo Iervolino non è ancora ufficialmente il presidente della Salernitana, ma già lavora sottotraccia per avviare quella rivoluzione di cui ha ampiamente parlato. L’obiettivo è un taglio netto col passato, in particolare nell’ambito dirigenziale.

    Il tempo di Angelo Fabiani a Salerno sembra ormai finito. Il dirigente romano è sotto osservazione, lui stesso in passato ha affermato che avrebbe rassegnato le dimissioni all’arrivo di un nuovo proprietario. Fabiani era fortemente legato a Lotito e Mezzaroma, dopo la promozione dello scorso anno ha incassato il rinnovo. Il ds è a Salerno, continuativamente, dal gennaio 2014 (era già stato in granata dall’aprile 2007 al settembre 2009), con la sua regia sono arrivate due promozioni. Il grosso problema è sempre stato però il rapporto con la piazza. Fabiani non è mai stato ben visto dai tifosi per il suo modo di comunicare e per la sua presunta “complicità” con la proprietà nel non voler regalare la Serie A alla piazza. Il tutto poi smentito dai fatti. In nome della discontinuità la tifoseria ora chiede un taglio netto col passato. In questa direzione vanno i contatti, fitti negli ultimi giorni, tra Iervolino e Walter Sabatini. Il desiderio dell’imprenditore napoletano è quello di dare una poltrona dirigenziale ad una figura importante. L’ex ds della Roma e il neo patron granata hanno dialogato molto in queste settimane e pare che Sabatini sia rimasto colpito dall’entusiasmo di Iervolino. In passato Sabatini ha ricoperto ruoli dirigenziali in Lazio, Palermo, Roma e Sampdoria, occupandosi prettamente di mercato, ed è stato anche coordinatore dell’area tecnica di Suning Sports Group di cui facevano parte Inter e Jiangsu. Si è sempre contraddistinto per le sue capacità da talent scout. Lo scorso novembre il Genoa lo aveva scelto come nuovo direttore sportivo, incarico però rifiutato dallo stesso Sabatini per “diversità di vedute”, come da lui stesso ammesso. Sabatini arriverebbe in una situazione non semplice, con la difficoltà di dover fare mercato in pochi giorni se il passaggio quote dovesse definirsi intorno al 20 gennaio. Il fatto però che un navigato direttore sportivo come Sabatini possa accettare di calarsi in una realtà con il rischio di ritrovarsi in B a fine stagione è il termometro della grande ambizione della nuova proprietà granata.

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