La sconfitta di Firenze oltre a confermare l’andamento altalenante e i cali di concentrazione nel finale di match da parte della Salernitana, ha ribadito come i granata non possano fare assolutamente a meno del loro miglior marcatore.
Dall’inizio o a partita in corso Boulaye Dia è sempre importante per la squadra di Nicola.

A Firenze il senegalese è entrato ad inizio ripresa, avendo un forte impatto sulla partita, siglando il gol dell’1-1 dopo un uno due con Piatek. Il gol non è stato decisivo per la vittoria, ma in stagione l’ex Villarreal era stato già decisivo da subentrato per i tre punti. Sua la rete del 2-1 contro il Verona a tempo quasi scaduto, all’Olimpico contro la Lazio ha chiuso il risultato con una bella spaccata su cross di Bradaric. Dia è stato fondamentale, ovviamente, anche giocando da titolare, andando in gol contro Sampdoria, Bologna ed Empoli e portando sempre punti. In estate il ds De Sanctis si è assicurato un centravanti di assoluto valore per una squadra che ambisce alla salvezza; il classe ’96 è a pari marcature con giocatori come Immobile, Beto, Vlahovic, Lookman e Kvaratskhelia e dietro solo ad Arnautovic, Lautaro Martinez e Osimhen. Oltre ai gol, a risaltare è anche l’impatto tecnico che Dia ha sul reparto offensivo. Il centravanti unisce rapidità, velocità, tecnica e capacità di agire anche lontano dalla porta per aiutare la manovra della squadra. Dia si integra bene con Piatek, più capace a giocare negli ultimi metri e nel cuore dell’area di rigore. Ora volerà in Qatar per il Mondiale, un'occasione che motiverà ancora di più la punta. Nicola gongola.