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  • Salernitanamania: non chiudere le partite costa caro

    Salernitanamania: non chiudere le partite costa caro

    • Oreste Tretola
    Diciassette punti dopo tredici giornate è sicuramente un bottino rassicurante in chiave salvezza. La Salernitana avrà anche due opportunità, fino alla sosta, per migliorare lo score. Qualche rimpianto però i granata ce l’hanno.

    In tre occasioni la squadra di Nicola si è fatta rimontare in stagione, l’ultima ieri con la Cremonese nonostante il doppio vantaggio firmato da Piatek e Coulibaly. Era successo già contro l’Empoli (2-2), col gol di Lammers nel finale a rimontare i gol di Mazzocchi e Dia, e contro la Juventus, con le reti di Bremer e Bonucci a recuperare il doppio vantaggio firmato Candreva-Piatek. Insomma i granata hanno dilapidato un bottino di sei punti che sarebbe significato quota ventitré in classifica e settimo posto. In altre due occasioni la Salernitana ha rischiato di non fare bottino pieno. Contro il Verona era stato Depaoli a pareggiare il gol di Piatek, nel finale Dia ha tolto le castagne dal fuoco; con lo Spezia i granata hanno conservato con le unghie e con i denti il gol di Mazzocchi, non senza rischi nel finale. Sia chiaro, il campionato della Salernitana sta finora andando oltre ogni più rosea aspettativa, ma le situazioni sopracitate testimoniano come i granata debbano fare ancora un altro step psicologico. In Serie A è fondamentale chiudere le partite per “ammazzare” l’avversario e non sempre basta la fortuna o l’attenzione difensiva. Ma c’è tanto tempo per migliorare.

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