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Salernitanamania: l'umiltà e la prudenza vanno messe da parte
La troppa prudenza non ha pagato. Dopo l’imbarcata di Bergamo con conseguente esonero e poi richiamo, Davide Nicola, su imposizione presidenziale, ha deciso di cambiare l’atteggiamento della sua squadra soprattutto negli scontri contro le big. Nelle ultime tre partite il tecnico è passato al 4-3-3, schierato come tale solo però nella vittoriosa trasferta di Lecce.
Contro Napoli e Juventus il tecnico ha praticamente schierato i suoi con un 4-5-1, che ha imposto a Candreva e soprattutto a Dia di giocare larghi a tutta fascia. Il senegalese è stato letteralmente snaturato nelle sue caratteristiche da attaccante, dovendo badare molto di più alla fase difensiva. Un mutamento tattico che non ha portato risultati. La Salernitana è uscita con zero punti dalle sfide contro Napoli e Juventus, certo forse incassando meno gol di quelli che avrebbe incassato presentandosi in maniera più spregiudicata, ma anche rendendosi praticamente mai pericolosa nell’arco dei centottanta minuti contro azzurri e bianconeri. Le pesanti battute d’arresto, gli scossoni in panchina e i mancati colpi di mercato sembrano aver tolto sicurezze ad una squadra che nel girone d’andata è stata in grado di andarsi a prendere punti a Roma (contro la Lazio) e a Torino (contro la Juventus). La classifica comincia ad accorciarsi con Sampdoria e soprattutto Verona che provano a risalire. Proprio al Bentegodi la Salernitana sarà di scena lunedì prossimo. Da qui alla fine sarà importante fare punti negli scontri diretti contro i gialloblu, la Sampdoria, lo Spezia, il Sassuolo e la Cremonese.
Contro Napoli e Juventus il tecnico ha praticamente schierato i suoi con un 4-5-1, che ha imposto a Candreva e soprattutto a Dia di giocare larghi a tutta fascia. Il senegalese è stato letteralmente snaturato nelle sue caratteristiche da attaccante, dovendo badare molto di più alla fase difensiva. Un mutamento tattico che non ha portato risultati. La Salernitana è uscita con zero punti dalle sfide contro Napoli e Juventus, certo forse incassando meno gol di quelli che avrebbe incassato presentandosi in maniera più spregiudicata, ma anche rendendosi praticamente mai pericolosa nell’arco dei centottanta minuti contro azzurri e bianconeri. Le pesanti battute d’arresto, gli scossoni in panchina e i mancati colpi di mercato sembrano aver tolto sicurezze ad una squadra che nel girone d’andata è stata in grado di andarsi a prendere punti a Roma (contro la Lazio) e a Torino (contro la Juventus). La classifica comincia ad accorciarsi con Sampdoria e soprattutto Verona che provano a risalire. Proprio al Bentegodi la Salernitana sarà di scena lunedì prossimo. Da qui alla fine sarà importante fare punti negli scontri diretti contro i gialloblu, la Sampdoria, lo Spezia, il Sassuolo e la Cremonese.