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    Salernitanamania: dal quasi scherzetto alla capolista, alla consapevolezza come benzina per il futuro

    Salernitanamania: dal quasi scherzetto alla capolista, alla consapevolezza come benzina per il futuro

    • Oreste Tretola
    La Salernitana è uscita a testa alta dal derby: la capolista Napoli ha sofferto per oltre sessanta minuti all'Arechi prima di sbloccare la partita. Un segnale da cui ripartire, perché adesso i granata non sono più estranei alla categoria. Nel post partita Stefano Colantuono ha parlato di “maggiore consapevolezza di potersela giocare con tutti”. La consapevolezza deriva da una gran partita giocata contro la corazzata di Spalletti che, per un’ora abbondante, è stata squadra normale. Anche contro l’Atalanta, la Salernitana (allora guidata da Castori) era rimasta in partita, ancor più a lungo, addirittura fino al quarto d’ora finale. In entrambe le occasioni la squadra è stata punita oltremodo per una disattenzione. Ma questo succede contro le grandi squadre. La prestazione di Ribéry e compagni resta e i dati lo confermano: a fine primo tempo il Napoli non aveva mai tirato nello specchio della porta. La Salernitana ha interpretato il match in maniera attenta e tignosa, il Napoli si è dovuto sporcare le mani per portare i tre punti a casa. Nel finale i granata hanno rischiato anche di pareggiarla dopo il rosso a Koulibaly. Dalla consapevolezza di aver messo in difficoltà una big si dovrà ripartire per giocarsela con tutti. In quei tutti rientrano ovviamente le squadre immischiate nelle sabbie mobili, contro le quali un errore di disattenzione può costare meno caro.

    Due indizi fanno una prova. E allora se Gyombér sfodera un’altra prova maiuscola, dopo quella di Venezia. E' chiaro che Castori non ci aveva visto bene a spostarlo sulla fascia destra, togliendolo dal centro della difesa, suo habitat naturale. Habitat naturale che Zortea sta trovando appunto sull’out di destra. L’ex Cremonese ha sempre frequentato quella zona di campo, ma con compiti più offensivi (da esterno alto). Ieri, a differenza del match precedente, ha dovuto per forza di cose spingere di meno, badando più a difendere dal suo lato dove transitavano a turno Lozano, Mario Rui ed Elmas. Il calciatore ha certamente dimostrato di essere più pronto tatticamente di Kechrida. Cartellino rosso, anche fuori dal campo, per Kastanos. Da quando è uscito dalla naftalina, il cipriota ha dimostrato di poter essere tranquillamente titolare nel centrocampo granata, dove la sua tecnica può essere preziosa. L’ex Pescara però tradisce spesso col passare dei minuti, uscendo mentalmente dal match; ieri il rosso rimediato per fallo di Anguissa ha tolto energia ai suoi.

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