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    Salernitanamania: carattere e personalità per il futuro

    Salernitanamania: carattere e personalità per il futuro

    • Oreste Tretola
    Con il 2-2 conquistato all’Olimpico la Salernitana è arrivata a raccogliere undici punti in stagione contro le big, ovvero le prime sette della classifica.

    Sotto la gestione Nicola è arrivato il pareggio a Torino contro la Juventus e la splendida vittoria esterna contro la Lazio; con Sousa allenatore invece il pari casalingo con l’Inter, quello di San Siro contro il Milan, l’1-1 di Napoli, la vittoria all’Arechi contro l’Atalanta e il pari di ieri contro la Roma. In quattro occasioni la Salernitana è andata sotto nel punteggio, ma è riuscita a recuperare, vincendo (una volta) e pareggiando (tre volte). La prima rimonta ai danni di una big è quella dell’ottobre scorso contro la Lazio. I biancocelesti andarono in vantaggio con gol di Zaccagni, ma l’ex Candreva, Fazio e Dia ribaltarono il risultato. Il 13 marzo scorso a San Siro contro il Milan fu Dia a riprendere il gol rossonero di Giroud. Ad aprile all’Arechi fu il gol di Candreva al novantesimo a far esplodere il pubblico; rete che valse l’1-1 dopo il vantaggio dell'Inter con Gosens. Il 30 aprile scorso Dia rimandò la festa scudetto al Maradona del Napoli di Spalletti. Risultati che, uniti ovviamente alla matematica salvezza con tre giornate di anticipo, danno lustro alla stagione della Salernitana. Soprattutto sotto la gestione Paulo Sousa, la squadra ha dimostrato personalità, carattere e capacità di giocare a viso aperto contro qualsiasi avversario. Una base da cui ripartire per un futuro dove sarà obbligatorio alzare l’asticella e raggiungere il livello di squadre come Sassuolo, Udinese, Bologna e Torino.

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