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  • Salernitanamania: capitolo societario, qualcosa si muove... ma per ora troppo poco

    Salernitanamania: capitolo societario, qualcosa si muove... ma per ora troppo poco

    • Oreste Tretola
    La vittoria con il Genoa, la prima del campionato, ha donato alla Salernitana una rinnovata fiducia con cui affrontare la sosta, dopo la quale ci sarà lo scontro diretto contro lo Spezia. Con lo stop del campionato in questa settimana l’attenzione si è inevitabilmente spostata sulla questione societaria, ancora irrisolta.

    Il tempo stringe: entro il 31/12 la Salernitana deve essere venduta, altrimenti verrebbe esclusa dal campionato. Dal mese di luglio il club granata è in un trust, con Melior Trust e Widar Trust incaricati di operare il passaggio delle quote. I mesi di luglio e agosto sono trascorsi senza particolari sussulti. Circa una decina di soggetti si sono interessati alla Salernitana senza arrivare però al dunque. Lo scorso 22 settembre i due trustee Isgrò e Bertoli hanno provato a smuovere la situazione, con un comunicato che fissava il termine prossimo per presentare offerte vincolanti al 30 settembre. Ne sono pervenute tre rispettivamente da un gruppo estero con matrice italiana, una grande finanziaria del nostro paese e un gruppo internazionale. Melior e Widar hanno quindi cominciato l’analisi delle proposte e si pensava potessero fissare una nuova deadline verso la metà del mese corrente. Deadline che invece è stata ritardata e fissata al 15 novembre, per continuare l’analisi delle offerte, manchevoli di alcune condizioni, e permettere a nuovi soggetti di interessarsi all’acquisto del club campano. Gli acquirenti sembrano essere attendibili e le cifre quelle giuste, il nodo resta sui metodi di pagamenti. Chi acquista sembra voler subordinare il tutto alla permanenza in massima serie della Salernitana che, secondo i trustee invece, va venduta per la sua attuale condizione sportiva. Una deadline fissata così a distanza permette sì a nuovi soggetti di avvicinarsi, ma può costituire un rischio. In caso di risultati negativi della squadra, ci sarebbe un inevitabile crollo del valore del club. Isgrò e Bertoli hanno poi richiesto di saldare la cifra di acquisto all’atto della transazione. Una richiesta che ha una duplice interpretazione e incarna un altro rischio: da un lato è garanzia che chi acquista ha disponibilità elevate, mentre dall’altro restringe ancora ulteriormente la platea dei possibili acquirenti. Il palesarsi (possibile) di nuovi acquirenti, da qui al 15 novembre, permetterebbe ai trustee di non essere ricattati dai soggetti attualmente interessati, che saranno quindi costretti a modificare le condizioni delle rispettive offerte, per non essere beffati da altri compratori. Allo stesso tempo va detto che se non si presenterà nessun altro a metà mese prossimo, i trustee non avrebbero grossi altri margini e dovrebbero allentare su qualcosa. L’irrevocabilità è fissata al 15 dicembre, bisognerà aspettare quella data per avere novità. Se anche uno dei tre gruppi che hanno già presentato offerte le adeguassero, occorrerebbe comunque attendere quella scadenza per tirare una linea. Dal 16 novembre però, se ci fosse un’offerta giudicata valida, congrua e vincolante, Melior e Widar potrebbero tranquillamente accettare e vendere la Salernitana, oppure indire la gara se ci fossero più proposte di pari serietà e competitività. Dopo un’estate col fiato sospeso, Salerno si prepara a vivere anche un inverno con poche, pochissime certezze.

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