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Salernitanamania: a Verona il rilancio salvezza. E Iervolino accelera...
L’entusiasmo di poter continuare l’avventura in Serie A ha avuto la meglio anche sulle assenze. La prima nel 2022 della Salernitana ha un sapore dolcissimo che fa rima con la terza vittoria in campionato. Con una prova di orgoglio i granata hanno espugnato il Bentegodi.
C’è chi l’ha definita una squadra rinunciataria, ma la Salernitana di ieri è stata semplicemente una squadra consapevole. Consapevole dei suoi limiti, ma anche dei suoi pregi, con i quali ha mandato ko il Verona. Con dieci assenze tra Covid e infortuni Stefano Colantuono ha dovuto optare per un 3-5-2 abbottonato. Il tecnico ha puntato tutto sulla fisicità e sulle ripartenze, vincendo la partita grazie a due calci piazzati. La salvezza adesso dista sei punti e non un’utopia. Ci crede anche il patron in pectore Danilo Iervolino che ieri ha seguito in tv il match. Sabato potrebbe esserci il suo esordio da presidente, ironia della sorte contro la Lazio di Claudio Lotito. È previsto per giovedì infatti il passaggio ufficiale delle quote; l’imprenditore napoletano ha fretta e non ha voluto attendere l’approvazione del bilancio. La rosa necessità massicciamente di innesti e Iervolino vuole subito avere potere decisionale in sede di mercato. C’è tanto da fare in entrata e in uscita. Con la valigia ci sono certamente Guerrieri, Aya e Kalombo, forse anche Schiavone, Delli Carri, Di Tacchio, Bogdan, Jaroszynski e Kechrida. Sul fronte acquisti si ragiona su sei innesti: un portiere, due difensori (centrale e terzino destro), due centrocampisti (uno certamente di qualità) e un attaccante. Circolano già i nomi di Sepe, Caceres, Radovanovic, Falco, Zaza e Verdi. Il tutto sarà affidato a Walter Sabatini, ormai in procinto di divenire il nuovo ds. A Salerno è cominciata una nuova era, tra campo e dirigenza.
C’è chi l’ha definita una squadra rinunciataria, ma la Salernitana di ieri è stata semplicemente una squadra consapevole. Consapevole dei suoi limiti, ma anche dei suoi pregi, con i quali ha mandato ko il Verona. Con dieci assenze tra Covid e infortuni Stefano Colantuono ha dovuto optare per un 3-5-2 abbottonato. Il tecnico ha puntato tutto sulla fisicità e sulle ripartenze, vincendo la partita grazie a due calci piazzati. La salvezza adesso dista sei punti e non un’utopia. Ci crede anche il patron in pectore Danilo Iervolino che ieri ha seguito in tv il match. Sabato potrebbe esserci il suo esordio da presidente, ironia della sorte contro la Lazio di Claudio Lotito. È previsto per giovedì infatti il passaggio ufficiale delle quote; l’imprenditore napoletano ha fretta e non ha voluto attendere l’approvazione del bilancio. La rosa necessità massicciamente di innesti e Iervolino vuole subito avere potere decisionale in sede di mercato. C’è tanto da fare in entrata e in uscita. Con la valigia ci sono certamente Guerrieri, Aya e Kalombo, forse anche Schiavone, Delli Carri, Di Tacchio, Bogdan, Jaroszynski e Kechrida. Sul fronte acquisti si ragiona su sei innesti: un portiere, due difensori (centrale e terzino destro), due centrocampisti (uno certamente di qualità) e un attaccante. Circolano già i nomi di Sepe, Caceres, Radovanovic, Falco, Zaza e Verdi. Il tutto sarà affidato a Walter Sabatini, ormai in procinto di divenire il nuovo ds. A Salerno è cominciata una nuova era, tra campo e dirigenza.