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Salernitana senza appello, col Monza i nuovi in rampa di lancio
La debacle di San Siro ha lasciato il segno in casa Salernitana. Non il modo migliore per esordire per Fabio Liverani che, purtroppo, ha ricevuto segnali negativi da alcuni senatori. Dia e Coulibaly non hanno gradito le sostituzioni, la prestazioni di Ochoa e Boateng sono state negative. Il neo tecnico sperava di contare sulla verve realizzativa del senegalese e sulla personalità a centrocampo del maliano.
Sabato c’è la sfida col Monza che sa di ultima spiaggia. Liverani si affiderà ai senatori Fazio e Candreva, ma dovrà trovare anche forze fresche, magari tra quei giocatori che non hanno finora vissuto la negativa prima parte di stagione. Lo ha detto proprio dopo la sconfitta di San Siro: “Bisogna vedere la fame e per me sarà importante capire chi ha ancora la speranza, quella luce negli occhi per lottare. Adesso la formazione la fa la settimana di allenamenti, nelle motivazioni”. Parole che fanno capire che non c’è più tempo di attendere nessuno.
Contro il Monza il trainer laziale potrebbe quindi dare spazio ai volti nuovi che finora non hanno avuto minuti. A partire dalla difesa, dove scalpita per giocare titolare Kostas Manolas. Il greco era in predicato di scendere in campo dall’inizio già a Milano, ma l’influenza lo ha debilitato e spedito in panchina. Sabato non ci saranno certamente Pierozzi, Pirola e Gyomber. In difesa ci sono anche Pellegrino e Pasalidis. L’argentino viene da una prima parte di stagione al Milan con pochissimo impiego, vista la presenza di giocatori del calibro di Tomori, Kalulu, Kjaer e Thiaw, ma anche a causa di un infortunio. Il greco, arrivato dall’OFI Creta, ha certamente voglia di misurarsi con un campionato competitivo come quello italiano. Dopo sei mesi al Napoli, con appena 4 presenze e tante panchine, a Salerno Alessandro Zanoli sta avendo un ruolo da protagonista. Complice anche l’infortunio di Pierozzi e un Sambia mai su alti standard e nonostante i cambi modulo e il cambio in panchina, il classe ’00 è divenuto un titolare indiscusso. Dopo i due buoni subentri contro Genoa e Roma, Zanoli non è mai riuscito però ad alzare l’asticella delle prestazioni: solo a Torino una discreta prova. Contro l’Empoli il giocatore è stato protagonista dello sfortunato episodio dell’autorete su cross di Cambiaghi, a Milano ha mostrato grande disponibilità, giocando sulla fascia sinistra, data l’assenza di Bradaric. Col Monza, che sarà difesa a tre o a quattro, giocherà sulla fascia preferita, visto il ritorno di Bradaric.
A centrocampo c’è Toma Basic, anche lui voglioso di spazio, dopo la prima parte di stagione vissuta alla Lazio praticamente senza mai giocare. Liverani deve anche scoprire Martegani, tra i meno impiegati in rosa ma che, sul finire della gestione Inzaghi, aveva iniziato a guadagnarsi spazio. Sulla trequarti potrebbe anche scoccare l’ora di uno tra Vignato e Gomis. L’ex Bologna ha voglia di rimettersi in gioco in Serie A, dopo la prima parte di stagione vissuta in B, al Pisa. Il classe ’00 sa agire anche come esterno d’attacco e quindi darebbe la possibilità a Liverani di schierare il tridente. Rifinitore è anche Iron Gomis, arrivato dal Kasimpasa, ancora senza apparizioni finora; il tecnico potrebbe pensare anche di utilizzarlo a centrocampo. Non è da escludere che Dia, dopo il mancato saluto a Liverani in panchina dopo il campio a San Siro, possa scivolare in panchina sabato. Scalpita Weissman che ha giocato 26′ con i nerazzurri ed è subentrato con gol contro l’Empoli. L’israeliano ha dimostrato di avere grande voglia. Poi c’è Simy che era praticamente fuori rosa ad inizio stagione, ma che poi è stato reintegrato, anche lui vuole sfruttare la chance.
Sabato c’è la sfida col Monza che sa di ultima spiaggia. Liverani si affiderà ai senatori Fazio e Candreva, ma dovrà trovare anche forze fresche, magari tra quei giocatori che non hanno finora vissuto la negativa prima parte di stagione. Lo ha detto proprio dopo la sconfitta di San Siro: “Bisogna vedere la fame e per me sarà importante capire chi ha ancora la speranza, quella luce negli occhi per lottare. Adesso la formazione la fa la settimana di allenamenti, nelle motivazioni”. Parole che fanno capire che non c’è più tempo di attendere nessuno.
Contro il Monza il trainer laziale potrebbe quindi dare spazio ai volti nuovi che finora non hanno avuto minuti. A partire dalla difesa, dove scalpita per giocare titolare Kostas Manolas. Il greco era in predicato di scendere in campo dall’inizio già a Milano, ma l’influenza lo ha debilitato e spedito in panchina. Sabato non ci saranno certamente Pierozzi, Pirola e Gyomber. In difesa ci sono anche Pellegrino e Pasalidis. L’argentino viene da una prima parte di stagione al Milan con pochissimo impiego, vista la presenza di giocatori del calibro di Tomori, Kalulu, Kjaer e Thiaw, ma anche a causa di un infortunio. Il greco, arrivato dall’OFI Creta, ha certamente voglia di misurarsi con un campionato competitivo come quello italiano. Dopo sei mesi al Napoli, con appena 4 presenze e tante panchine, a Salerno Alessandro Zanoli sta avendo un ruolo da protagonista. Complice anche l’infortunio di Pierozzi e un Sambia mai su alti standard e nonostante i cambi modulo e il cambio in panchina, il classe ’00 è divenuto un titolare indiscusso. Dopo i due buoni subentri contro Genoa e Roma, Zanoli non è mai riuscito però ad alzare l’asticella delle prestazioni: solo a Torino una discreta prova. Contro l’Empoli il giocatore è stato protagonista dello sfortunato episodio dell’autorete su cross di Cambiaghi, a Milano ha mostrato grande disponibilità, giocando sulla fascia sinistra, data l’assenza di Bradaric. Col Monza, che sarà difesa a tre o a quattro, giocherà sulla fascia preferita, visto il ritorno di Bradaric.
A centrocampo c’è Toma Basic, anche lui voglioso di spazio, dopo la prima parte di stagione vissuta alla Lazio praticamente senza mai giocare. Liverani deve anche scoprire Martegani, tra i meno impiegati in rosa ma che, sul finire della gestione Inzaghi, aveva iniziato a guadagnarsi spazio. Sulla trequarti potrebbe anche scoccare l’ora di uno tra Vignato e Gomis. L’ex Bologna ha voglia di rimettersi in gioco in Serie A, dopo la prima parte di stagione vissuta in B, al Pisa. Il classe ’00 sa agire anche come esterno d’attacco e quindi darebbe la possibilità a Liverani di schierare il tridente. Rifinitore è anche Iron Gomis, arrivato dal Kasimpasa, ancora senza apparizioni finora; il tecnico potrebbe pensare anche di utilizzarlo a centrocampo. Non è da escludere che Dia, dopo il mancato saluto a Liverani in panchina dopo il campio a San Siro, possa scivolare in panchina sabato. Scalpita Weissman che ha giocato 26′ con i nerazzurri ed è subentrato con gol contro l’Empoli. L’israeliano ha dimostrato di avere grande voglia. Poi c’è Simy che era praticamente fuori rosa ad inizio stagione, ma che poi è stato reintegrato, anche lui vuole sfruttare la chance.