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    Salernitana, Roma e lotta scudetto: i club chiedono di cambiare il calendario. Protesta per la contemporaneità

    Salernitana, Roma e lotta scudetto: i club chiedono di cambiare il calendario. Protesta per la contemporaneità

    La Lega Serie A si riunirà oggi in Assemblea a Roma prima della finale di Coppa Italia con obiettivi ben precisi. Completare i passaggi richiesti dalla Figc e portare avanti le proposte di modifiche regolamentari, ma il lavoro del presidente Lorenzo Casini dovrà anche tenere in considerazione un tema inizialmente non previsto dall'Ordine del Giorno e che riguarda la protesta di diversi club che stanno cercando di far modificare il calendario (già stabilito) per la penultima giornata di campionato. I club, infatti, lamentano la necessità di rivoluzionare gli orari della partita al fine di ristabilire anche per la prossima giornata la contemporaneità per i club in lotta per gli stessi obiettivi.

    SALERNITANA E LOTTA SCUDETTO - La prima ad essersi mossa è la Salernitana che sarà impegnata al Castellani contro l'Empoli sabato alle 15. I granata temono che il risultato della partita possa condizionare i risultati delle altre sfide di Cagliari, Venezia e Genoa. In particolare la partita fra Cagliari e Inter potrebbe però incidere anche sul discorso scudetto, con il Milan che giocherà contro l'Atalanta alle 18 e i nerazzurri impegnati in Sardegna alle 20.45 anche per queste due gare c'è in ballo la possibilità di un anticipo che però cozzerebbe con le richieste della Salernitana.

    LA ROMA - Infine c'è la posizione della Roma che ha già inoltrato richiesta alla Lega di anticipare al venerdì l'ultima partita di campionato contro il Torino in vista della finalissima di Conference League contro il Feyenoord in programma mercoledì 25. La Lega sta prendendo tempo proprio perché, da regolamento sottoscritto con le tv, la contemporaneità per gli obiettivi comuni è concessa soltanto per l'ultima giornata e l'anticipo della Roma potrebbe compromettere questa clausola. Ci sarà tanto lavoro da fare, i 20 club presenti nella capitale spingono per i cambiamenti.

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