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    Super Abraham e Pellegrini, la Roma è già Special. Dal mercato l'ultimo regalo?

    Super Abraham e Pellegrini, la Roma è già Special. Dal mercato l'ultimo regalo?

    • Francesco Balzani
    Le Luminarie di Salerno le porta la Roma di Mourinho. Un doppio poker quello dei giallorossi: di vittorie di fila in questo inizio stagione e di gol alla Salernitana. Un segnale importante per il campionato, una ulteriore prova che il marchio dello Special One è già forte, identificativo. Alla faccia di chi lo dava per bollito. Il risultato non inganni perché il copione della partita è sembrato tutt’altro che facile. Difficile è non innamorarsi di Tammy Abraham, e non solo.

    AGGIRARE Il PULLMAN CON SUPER ABRAHAM La squadra di Castori nel primo tempo ha messo il pullman davanti alla porta rendendo vano il possesso palla di Pellegrini e compagni. Chi meglio di Mou, però, sa come aggirare i pullman? Negli spogliatoi il portoghese ha spiegato come bucare le ruote della Salernitana facendo mantenere la calma ai suoi. E nella ripresa la Roma ha fatto male a Castori al primo affondo con il suo capitano, poi è arrivato l’Abraham show tra tocchi di classe, tanta umiltà e il primo gol della sua già felice avventura italiana. Uno spettacolo condiviso con Jordan Veretout, bomber di centrocampo e destinato a restare in Nazionale per tanto tempo se continua così. La Roma ha pazientato, preso le misure e ha preparato il morso decisivo quando e dove voleva. Lo ha fatto da grande, senza faticare oltremodo. Stravincendo contro una Salernitana che ha rinunciato troppo presto a giocarsi la partita. Anzi, ha rinunciato da subito.  Insomma nella Roma cattiva e intelligente di Mourinho si faticano a trovare grossi difetti. Anche a livello tattico, e non solo sul piano della personalità. Il gol dello 0-2 di Veretout è roba da mettere nelle sigle dei programmi sportivi. 

     E IL MERCATO...   La curva dei 1000 di Salerno urla la parola “tricolore”, ma per arrivarci bisognerebbe fare un piccolo sforzo in più. Lo sa anche Mourinho che alla vigilia ha rimbalzato la domanda “Juve indebolita e scudetto possibile? Chiedetelo a Inzaghi”. Troppo intelligente Josè per cadere nel tranello. L’undici titolare, infatti, potrebbe anche essere da scudetto considerato l’entusiasmo ritrovato e la crescita di elementi forse demoralizzati dalla gestione Fonseca. Tra le riserve, però, manca qualcosa. E’ questo che Mou chiede sottovoce a Tiago Pinto e i Friedkin a 48 ore dalla fine del mercato.  Lo fa con le scelte di campo visto che in queste prime 4 partite tra campionato e Conference hanno giocato praticamente gli stessi. Di tempo ce ne è poco ma le occasioni potrebbero arrivare soprattutto se qualche esubero decidesse di andare a giocare seriamente altrove. Nel mirino un centrocampista in grado di competere con la coppia Veretout-Cristante. La Roma ci ha provato per Herrera e Zakaria, e forse ci proverà ancora.  In attacco, invece, non serve davvero nulla. Pellegrini ha ottenuto l’upgrade e da lui ora si attende solo il rinnovo (arriverà); Mkhitaryan e Zaniolo offrono continuità. E poi, appunto, c’è Tammy Abraham. Il suo impatto è stato devastante e ha già fatto dimenticare Edin Dzeko. Ha trovato spazio pure Carles Perez. Un po’ meno Borja Mayoral che vorrebbe partire, ma che probabilmente non partirà viste le parole di Tiago Pinto prima del match.

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