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  • Salernitana, rivoluzione Sabatini: pro e contro del tentativo salvezza

    Salernitana, rivoluzione Sabatini: pro e contro del tentativo salvezza

    • Roberto Cusimano
    La prima parte di stagione della Salernitana, che ha ritrovato la Serie A dopo ventidue anni, è stata decisamente disastrosa: l’allenatore della promozione Castori è stato sollevato dall’incarico dopo otto partite a causa dei soli quattro punti ottenuti; dalla nona giornata è arrivato Colantuono ma la squadra continua ad essere ultima in classifica con 10 punti in 22 gare. Ai problemi di campo vanno aggiunti quelli extracampo, che in parte hanno sicuramente contribuito a creare questo clima di tensione e sconforto, anche tra i tifosi. Fino al 30 dicembre, infatti, l’intero pacchetto societario lasciato dai vecchi proprietari (Lotito e Mezzaroma) non aveva ancora un padrone con il conseguente rischio che il club andasse incontro al fallimento. Giusto allo scoccare del nuovo anno è arrivata la notizia che ha reso felice tutto il popolo granata: Danilo Iervolino, imprenditore napoletano di 43 anni, ha deciso di rilevare il club divenendo a partire dal 13 gennaio scorso a tutti gli effetti il nuovo proprietario della Salernitana. Consapevole di aver preso una bella “patata bollente” Iervolino ha voluto accanto a sé probabilmente uno dei migliori direttori sportivi in circolazione: Walter Sabatini. Nel giorno della sua presentazione il nuovo ds è stato chiaro: “Non sono mai retrocesso nella mia carriera, sono venuto qui per conquistare la salvezza”.

    DA SEPE A MOUSSET PASSANDO PER PEROTTI: UN CALCIOMERCATO FATTO DI SPERANZE - La strategia delineata dal nuovo asse dirigenziale è stata chiara fin da subito: prendere in prestito gente esperta, valorizzare i calciatori già presenti che costituiscono l’ossatura della squadra e puntare su alcuni giovani promettenti. Attraverso un lavoro potenzialmente da dieci e lode, l’ex direttore di Roma, Lazio e Palermo è riuscito in un mese a portare a Salerno undici calciatori, rinforzando la rosa in ogni ruolo. Sono stati ceduti Aya, Bogdan, Cavion, Gondo e soprattutto Simy, il grande colpo estivo che non è riuscito a replicare le prodezze fatte vedere in quel di Crotone. Al loro posto nuovi innesti in ogni ruolo: in porta l’esperto Sepe; in difesa Mazzocchi dal Venezia, il promettente Drăgușin e lo svincolato Fazio; a centrocampo i giovani Bohinen ed Éderson, il serbo Radovanović e due fantasisti di qualità come Perotti e Verdi; in attacco infine fiducia al francese Mousset e al talento verdeoro Mikael. Acquisti mirati che vanno a rivoluzionare l’undici tipo granata, mettendo a disposizione di Colantuono quel giusto mix di esperienza e gioventù, utile per tentare di invertire la rotta.

    FEBBRAIO MESE DECISIVO - Già le prossime settimane diranno molto sulle possibilità di salvezza della squadra campana: Spezia (07/02), Genoa (13/02) e Bologna (27/02) saranno tre impegni decisivi in cui non esisteranno altri risultati utili se non la vittoria. Attualmente la quota salvezza, occupata dal Venezia, è distante otto lunghezze. Proprio con i lagunari c’è sub iudice la sfida che non si è disputata lo scorso 6 gennaio per motivi legati al Covid-19; sulla carta altri tre punti fondamentali per riaprire il discorso salvezza.

    SALVEZZA POSSIBILE? - Se nelle prossime cinque/sei gare Ribery & Co. riusciranno ad accorciare il distacco dalla squadra di Zanetti e dalla Sampdoria, le due squadre per ora maggiormente invischiate nella lotta per non retrocedere, l’operazione rimonta sarà possibile. Obiettivo difficile ma non impossibile. Basta vedere quanto è accaduto negli ultimi anni a Crotone, Sassuolo, Chievo e Cagliari: date per spacciate al termine del girone di andata, dopo il giro di boa sono state in grado di cambiare marcia inanellando una serie di risultati utili positivi che ci hanno fatto gridare al miracolo. Colantuono dovrà lavorare molto sulla testa dei giocatori ed essere bravo a creare in poco tempo un gruppo compatto e determinato. Sarà necessario che i nuovi arrivati riescano ad integrarsi in fretta cercando di dare sempre il 110%. La Salernitana, che ha il peggior attacco e la peggior difesa del torneo, dovrà trovare maggior equilibrio difensivo e più incisività sotto porta. Tra l’esperienza di alcuni calciatori che conoscono già il nostro campionato (vedi Fazio, Radovanović e Perotti) e la freschezza di alcuni giovani dal sicuro avvenire (vedi Bohinen e Mikael) la speranza è di ottenere più punti possibili. Il caso più eclatante degli ultimi anni è stato proprio quello del Crotone 2016/17 con venti punti conquistati nelle ultime nove partite e obiettivo agguantato all’ultima giornata. Sabatini il suo lavoro l’ha fatto, al campo l’ardua sentenza.

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