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    Salernitana, il ds De Sanctis: 'Cavani il sogno, proposto Milik, Ederson resta. Botheim obiettivo, Pinamonti ci piace come Cambiaso. Su Joao Pedro...'

    Salernitana, il ds De Sanctis: 'Cavani il sogno, proposto Milik, Ederson resta. Botheim obiettivo, Pinamonti ci piace come Cambiaso. Su Joao Pedro...'

    Questa la conferenza stampa di presentazione di Morgan De Sanctis, il nuovo direttore sportivo della Salernitana che ha sostituito Walter Sabatini: "Ringrazio la proprietà. Sento profondamente la responsabilità e so che la Salernitana merita tanto. Per quello che è stato il mio percorso da calciatore e da dirigente sono convinto di avere coraggio, adrenalina, idee ed energia positiva. Caratteristiche che servono per sposare questo nuovo progetto che, si spera, ci potrà dare grosse soddisfazioni".

    Quali sono in questo momento le trattative concluse e quali sono quelle avviate?
    "E' evidente che puntiamo tutti al rafforzamento della rosa. Fino a ieri ho potuto fare dei sondaggi a titolo personale, sono ufficialmente il direttore sportivo da 24 ore. Stiamo immaginando alcuni profili che possono migliorare l'organico, c'è bisogno di un po' di tempo affinché si capisca cosa la Salernitana vuole fare. Sono consapevole che di tempo non ce ne sarà molto, la prima partita di coppa Italia è tra poco più di un mese e poi avremo immediatamente quattro gare impegnative in campionato. Vogliamo chiudere le varie operazioni imbastite nel più breve tempo possibile, senza però farci prendere dalla fretta che, come si dice, è cattiva consigliera. Mi aspetto che il calciatore in trattativa con noi capisca che la Salernitana può offrire veramente tanto".

    Si può fare qualche nome?
    "Alcuni non sono usciti sui giornali e, per rispetto della società, preferisco tenerli per me. Siamo tutti sulla stessa barca. Non dirò bugie ma preserverò l'interesse del club".

    Botheim è un obiettivo?
    "C'è bisogno di tempi tecnici per il tesseramento. E' un obiettivo importante, ma è un calciatore seguito da club di un certo livello. Tutto dipende dalla volontà del calciatore e dei suoi rappresentanti, mi farebbe piacere portarlo alla Salernitana perché identifica le caratteristiche che ci servono. E' giovane, forte e può crescere rapidamente".

    Brereton Diaz e Bonazzoli potrebbero far parte della Salernitana?
    "Nel primo caso posso dire che è un giocatore che ci piace, ma fa parte di un mercato come quello inglese che è difficilmente attaccabile. Questo tipo di calciatore ha bisogno di tempo per capire quanto sia importante il progetto della Salernitana, a mio avviso è la piazza giusta per farlo crescere. Ci vorrà pazienza, noi aspettiamo. L'eventuale arrivo di Diaz non escluderebbe quello di Botheim. Sappiamo perfettamente che tipo di gioco farà il nostro allenatore e che caratteristiche servono, ci stiamo muovendo di conseguenza. Non c'è scelta che prescinda dall'ok del mister. Quanto a Bonazzoli, abbiamo deciso di non riscattare nessuno. In quel momento lì non ero nel pieno delle mie funzioni, ma la società si è mossa in modo logico rispetto alle condizioni che erano state concordate nei mesi precedenti. E' stato un modus operandi intelligente. Da ieri sto pensando fortemente di riportarlo a Salerno, ma percepisco più voglia da parte della Salernitana che dell'atleta".

    Ederson va all'Atalanta?
    "Non si sono realizzate le condizioni soddisfacenti per il calciatore nei confronti dell'Atalanta. L'operazione è momentaneamente bloccata. Ederson ha deciso di restare alla Salernitana, questa cosa mi fa enormemente piacere. Ma potremmo muoverci lo stesso su Lovato".

    Quali sono gli obiettivi della Salernitana e che budget avete a disposizione?
    "Il presidente ha messo a disposizione le risorse necessarie per lavorare nel migliore dei modi. Vogliamo formare una rosa più competitiva di quella dell'anno scorso, su questo non c'è nessun dubbio. Durante il mercato dovremo essere elastici, non dimenticherei che abbiamo molti giocatori in uscita e dobbiamo operare in diverse direzioni. A differenza di altri club, noi non siamo nella condizione di dover vendere o svendere il nostro patrimonio per necessità di bilancio. E' un valore aggiunto che mi consente di lavorare con grande serenità. Di base costruiremo un organico in funzione di un 3-5-2, ma sottolineo che Nicola non è un integralista. Dico con grande entusiasmo che il nostro obiettivo è la salvezza, fosse anche alla penultima giornata. Sarebbe un grande risultato, è la nostra base di partenza. Quest'anno ci dobbiamo consolidare, i tifosi devono sposare la nostra filosofia e sono convinto che ci daranno una mano. Ma non si pensi che in 2 mesi o 12 mesi possiamo arrivare chissà dove. Rivendico l'identità della Salernitana e non faccio paragoni, ma per ogni cosa ci vuole tempo".

    Quanti acquisti dobbiamo aspettarci?
    "Chiedo onestà intellettuale alla piazza. Noi abbiamo un problema serio, è quello della lista. In questo momento abbiamo 4 giocatori formati in Italia, non abbiamo gente pronta dal settore giovanile ed è necessario integrare le caselle under. Ci siamo imposti di avere un organico di 25-26 elementi, stiamo lavorando molto sul quinto di sinistra, sui difensori e sugli attaccanti. Al 99% avremo Ederson in organico, ma le vie del mercato sono infinite e dobbiamo immaginare una formazione anche senza di lui".

    Joao Pedro e Pinamonti piacciono?
    "Dobbiamo rinforzare il reparto offensivo, su questo non c'è dubbio. Qualcuno ha chiuso definitivamente la porta, con altri ci sono ragionamenti in corso. Nei miei sondaggi personali fatti fino al 30 giugno ci sono state tante cose che ho rispettato, perchè quando punti un profilo di alto livello devi rispettare storia, ambizioni e una idea che c'è esternamente della Salernitana. In alcuni casi, però, ci sono rimasto male. Mi ha dato più fastidio quando le polemiche vengono fatte da chi ha vissuto la Salernitana. Faccio una riflessione su me stesso. Da giocatore ho fatto una carriera molto importante, in piazze in cui era un piacere scendere in campo. Non dare valore all'aspetto morale ed emotivo di una città del genere mi fa arrabbiare, diventa una questione personale. Io ho rinunciato a tanto, anche quando non avevo nulla. Se un atleta,o chi gli sta intorno, non capisce questa cosa sono pronto a voltare immediatamente pagina. Ed è un discorso pienamente condiviso dalla proprietà, dall'area tecnica e dal gruppo. Mi irrigidisco molto quando fai parte della Salernitana, vivi certe emozioni e poi assumi determinati atteggiamenti".

    E' palese lei si riferisca a Bonazzoli. In generale sta riscontrando problemi con gli agenti dopo la querelle Iervolino-Sabatini?
    "Che devo dire di Sabatini? Sono legato a lui da sentimenti personali che non è necessario trasmettere in pubblica piazza. Tornando alla domanda, non ho trovato nessun muro negli agenti. Semplicemente ci sono calciatori di un certo livello che non hanno ancora cambiato l'immagine della Salernitana. Per questo ci vorrà tempo. I procuratori vanno rispettati, apprezzati e sono collaborati esterni delle società con cui condividere tutto. Ho affrontato le questioni Lassana e Bohinen, ne sto affrontando altri e posso dire che abbiamo la miglior società possibile per un agente. Voglio che passi questo messaggio. Ognuno cura i propri interessi, ci mancherebbe, e non sempre gli affari si concludono. Ribadisco: la Salernitana vuole riportare in granata Bonazzoli, non percepisco altrettanto dall'altra parte".

    Quanta autonomia avrà?
    "Io decido, il presidente comanda. Non impone, che è ben diverso. Mi sento di essere sulla nave giusta. Ho due collaboratori che mi daranno una grossa mano, c'è un confronto quotidiano con lo staff tecnico. Oggi siamo tutti allineati, puliti, sulla stessa barca. E qualunque cosa accada ritengo che i panni sporchi si lavino in famiglia. Non vogliamo nessun tipo di intrusione. Il direttore sportivo è un ruolo che può essere interpretato in vari modi. Ci sarà un responsabile dell'area tecnica che seguirà passo passo la squadra, parliamo di Giulio Migliaccio. Rinforzeremo l'area scouting, il processo di crescita richiede tempo perchè abbiamo sessanta giorni di mercato per rinforzare la rosa".

    Ribery, Gyomber e Coulibaly quando si aggregheranno alla squadra e Nicola immagina una Salernitana con o senza Ederson?
    "I giocatori che non sono ancora arrivati sono Lassana Coulibaly, Veseli e Gyomber che avranno una settimana di riposo in più. Norbert ha un piccolo problema, non entro nel dettaglio ma so che starà fuori per una ventina di giorni. In ritiro non sarà a disposizione: sarà in Austria, ma dovrà seguire un percorso diverso sperando di potersi aggregare al gruppo quanto prima. Franck ha avuto un lieve attacco influenzale, il tampone è negativo e da oggi sarà a disposizione dell'allenatore. E' un grande campione, profili del genere servono alla Salernitana anche per sensibilizzare all'esterno ciò che siamo e vorremo essere. Affronteremo quotidianamente un discorso di reciproca soddisfazione, su questo non c'è dubbio. Quanto a Ederson, ribadisco quanto detto: se arriva la proposta irrinunciabile cercheremo da subito una mezzala completa che può agire anche da trequartista in fase offensiva. L'Atalanta aveva fatto una offerta perfetta per noi, poi è andata come vi ho raccontato".

    L'amministratore delegato Milan parlava di giocatori giovani, ma italiani che potessero rinforzare la rosa. Lei però sta facendo nomi stranieri...
    "Okoli, Lovato e Pirola mi pare siano italiani, così come Cambiaso e Pinamonti. Tutti sanno che noi ci siamo e li aspettiamo, solo Pinamonti sta facendo riflessioni che vanno rispettate. E noi lo aspettiamo, senza problemi. Non a vita, ma saremmo felici di averlo in organico".

    L'ambiente ha digerito male l'addio di Sabatini, ad oggi non sono arrivati calciatori. I tifosi possono stare tranquilli?
    "E' la prima volta che i tifosi mi sentono parlare, io sono sicuro di me stesso e so in che direzione stiamo andando. Noi dobbiamo salvarci, fosse anche alla trentasettesima giornata. E lo dirò fino a quando la matematica non ci darà ragione. Non posso creare un meccanismo di aspettative più alte, altrimenti il lavoro fatto non sarà apprezzato. Su questi concetti sarò inflessibile. Il "Vorrei essere" non ci porta da nessuna parte. Chiedo all'ambiente di fidarsi di me. Non sono abituato a dire bugie, mi assumo le mie responsabilità e non vogliamo illudere la tifoseria".

    E' nato un corridoio in regione con il Napoli sul mercato e il tandem Ounas-Petagna è alla portata della Salernitana?
    "Noi guardiamo ovunque. Il Napoli vale tanto quanto la Roma, il Milan o altri club stranieri. Ounas non è il tipo di giocatore adatto al 3-5-2, non cerchiamo esterni che abbiano bisogno di toccare la linea. Oggi, nella Salernitana, non verrebbe valorizzato. Su Petagna potrebbero esserci degli sviluppi, ma dipende dalla società d'appartenenza. E' considerato l'alternativa da Oshimen. Posso dire che con gli agenti dell'attaccante non ho avuto modo di parlare".

    Cavani solo una suggestione?
    "Quando il presidente si espone in maniera così chiara, parlando di sogno e non di obiettivo, da parte mia c'è anche un sussulto d'entusiasmo. In questo caso non c'è condivisione, ma approvazione da parte del proprietario. Ma io ho delle responsabilità e posso dire senza problemi che non parlo con Mertens e Cavani. Lasciamo sullo sfondo l'idea del nostro presidente che, magari, potrà fare un regalo alla direzione sportiva e all'allenatore. Ma se poi non arriva Cavani e prendiamo Botheim non si dica che il nostro mercato è una "chiavica". Milik è stato proposto".

    Mazzocchi è un calciatore in uscita?
    "Assolutamente no. Faccio un discorso generale: le eventuali scontentezze vanno giustificate. Esistono contratti, presidenti, amministratori delegati, direzione tecnica e direzione sportiva. Non sto parlando di Mazzocchi, con il ragazzo non c'è nessun tipo di problema. L'interesse della Salernitana soffoca qualunque altro tema, compresa l'infelicità di un singolo tesserato".

    Quanto cambierà la rosa versione 2022-23?
    "Vogliamo una squadra tosta, che si sappia difendere meglio rispetto alla prima parte della scorsa stagione. Immaginiamo una Salernitana che regga l'impatto con la serie A in modo prepotente, proponendo allo stesso tempo un gioco interessante con le caratteristiche di esterni, centrocampisti e attaccanti. E' un argomento da approfondire con Nicola, non con me".

    Le trattative sui difensori prescindono dall'infortunio di Gyomber?
    "Non cambia nulla, i difensori li dobbiamo prendere. Non dimenticherei Radovanovic che può essere impiegato anche al centro della difesa, è un ragazzo duttile e ne parlerete con il mister. Prenderemo tre elementi per il reparto arretrato".

    Bradaric e Lihadji sono degli obiettivi?
    "Sì! Abbiamo parlato con il Lille, la trattativa è appena iniziata".

    Come mai è andato via Djuric?
    "La società, nei giorni passati, ha fatto una offerta assolutamente rispettabile. Sono al corrente della proposta del presidente. Milan ha deciso di dire di no e di sposare il progetto del Verona. E' una scelta rispettabile, ci mancherebbe. Ma rivendico il valore dell'offerta della Salernitana. Djuric ha fatto benissimo a Salerno, personalmente gli auguro il meglio tranne che nelle due partite contro di noi. Non c'è nessun tipo di risentimento, sono appena arrivato e penso solo ad affrontare un campionato di serie A a prescindere da lui. Noi volevamo tenerlo, la proprietà ha stimato il suo atteggiamento all'interno del gruppo".

    Tante uscite da fare, potreste rivalutare Simy?
    "Il mister ufficializzerà dopodomani la lista dei convocati. Qualcuno partirà in ritiro, altri no. Il mister non è già predisposto ad escludere qualcuno, ma è evidente ci siano tanti calciatori in uscita. Chi è nella terra di mezzo dovrà dimostrare il suo valore, altri parteciperanno comunque alle amichevoli per mettersi in mostra e facilitare la cessione. Simy non ha avuto alcuna richiesta, ad oggi. E' chiaro che i sei mesi con la Salernitana e i sei mesi col Parma sono stati infelici, ma non dobbiamo dimenticare il valore di questo ragazzo. Altrimenti diventiamo tutti ingenerosi e non va bene. A Crotone, due anni fa, ha fatto 20 gol. Analizzeremo la sua situazione giorno dopo giorno".

    Conferma esiste un progetto interessante sul settore giovanile?
    "Siamo in ritardo, non possiamo nasconderci. Presto ufficializzeremo il nuovo responsabile del settore giovanile. In questo momento siamo presi dalla prima squadra, ma vogliamo costruire una Primavera competitiva che non può assolutamente retrocedere. Noi vogliamo arrivare in A1, essere protagonisti e formare calciatori da proiettare alla prima squadra. Non sarà un progetto aggressivo, con riempimento di giocatori stranieri o di terza fascia, ma selettivo. Partiremo dall'attività di base, integrando immediatamente le strutture. I frutti li raccoglieremo nel tempo, il nostro è un progetto triennale".

    Calafiori e Felix sono obiettivi?
    "Ci sono valutazioni in corso, ma non sono delle priorità. Esco dalla Roma e se faccio una operazione con questa società devo essere perfetto. Non posso permettermi di sbagliare. Si fa se siamo convinti, altrimenti guardiamo altrove. Lì ci sono tanti ragazzi forti che hanno esordito in prima squadra, li presi da paesi sconosciuti e sono cresciuti molto". 
     

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