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    Salernitana, Casasola a CM: 'Lotito sempre presente, occhio ad André Anderson. San Siro? Preferisco l'Arechi'

    Salernitana, Casasola a CM: 'Lotito sempre presente, occhio ad André Anderson. San Siro? Preferisco l'Arechi'

    • Francesco Guerrieri
    Sulla promozione della Salernitana in Serie A c'è anche la firma di Tiago Casasola, l'esterno di Castori che in questa stagione ha saltato solo tre partite totalizzando 3 gol e 4 assist. E dopo il fischio finale della vittoria decisiva contro il Pescara è iniziata la festa: "Quante emozioni! - racconta Casasola nella nostra diretta sul canale Twitch - ma la prima cosa a cui ho pensato è la famiglia che mi ha sempre aiutato in questo percorso. La Salernitana è sicuramente una squadra che si merita la Serie A, come società, città, tifoseria... Abbiamo avuto la fortuna di aver parlato con il sindaco che ci ha detto la promozione è una gioia per tutti".

    FUTURO - "Lotito ci è stato sempre vicino, giustamente è un presidente molto occupato perché oltre alla Salernitana deve curare anche gli interessi della Lazio. Ma ci ha sempre supportato e creduto in noi, lo ringrazio perché è sempre stato presente e questo traguardo è merito di tutti. Il mio futuro? E' un momento strano perché i riflettori vanno sul passaggio di proprietà e ancora non sappiamo chi sarà il presidente, ma io non ci penso. Quest'anno ero in prestito dalla Lazio, ora voglio godermi le vacanze e poi vedremo cosa succederà. Purtroppo non dipende da me, quello che voglio io è giocare in Serie A; posso esprimere solo questo desiderio".

    CASTORI - "Con più di 400 partite in Serie B non credo che Castori sia sottovalutato, penso che sia un allenatore che lavora tanto in silenzio e fa parlare il campo. E alla fine le squadre rispondono: negli ultimi anni ha sempre vinto o fatto cose importanti, come l'anno scorso col Trapani che sul campo si era salvato". 

    ANDERSON - "Chi mi preoccupa tra gli avversari del prossimo anno? Sarebbe riduttivo fare un solo nome. Penso che saranno tutte partite difficili, ma tra i miei compagni di squadra posso dirvi che André Anderson è un giocatore che con la Serie B non c'entrava niente. Per fortuna quest'anno l'ha dimostrato e spero che il prossimo anno faccia vedere le sue qualità anche in Serie A. Lui è stato alla Lazio due anni fa quando era difficile trovare spazio tra Milinkovic, Luis Alberto, Leiva... Era una squadra incredibile, e anche se meritava di giocare è stato sfortunato ad avere quei giocatori davanti". 

    L'ARECHI - "Il mio obiettivo è quello di riuscire a trovare spazio in Serie A che per me è ancora un campionato sconosciuto e far bene. L'atmosfera di San Siro o degli altri grandi stadi non mi preoccupa, perché vedere pieno l'Arechi (lo stadio della Salernitana, ndr) è qualcosa d'incredibile. Spero di riuscire a vederlo pieno in Serie A, sarebbe qualcosa d'incredibile".

    LA ROMA - Nel passato di Casasola c'è anche la Roma, dove lo portò l'allora ds Sabatini pescandolo nelle giovanili del Fulham: "Non ho molti ricordi della Roma, ho sempre un gran rispetto per la società e in particolare per Walter che mi conosceva da quando giocavo in Argentina e ha creduto in me quando ero in un settore giovanile in Inghilterra. Gli sarò sempre molto grato".

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