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Salah, grande grazie alla Roma: ma a Liverpool è diventato un campione
LEADER - A Roma lo rimpiangono ancora. Perché uno come lui avrebbe fatto comodo, perché dalla sua cessione potevano entrare più soldi nelle casse di Pallotta. Ad Anfiled l'egiziano tutto umiltà e sorrisi ,è diventato un attaccante letale sottoporta, capace di mettere a segno 39 gol (e 13 assist) in 44 partite, e soprattutto un leader, che sa prendersi le sue responsabilità. Con l'addio di Coutinho ha saputo caricarsi la squadra sulle spalle, formando con Mané e Bobby Firmino un tridente da 79 gol stagionali, numeri e prestazioni confermate anche con la maglia dell'Egitto, letteralmente trascinato al Mondiale.
We’ll be opponents for 180 minutes, but whatever happens we’ll remain friends for life. Looking forward to seeing you again, @22mosalah! #ASRoma #UCL #RomaLiverpool pic.twitter.com/eo0Rm4VWW9
— AS Roma English (@ASRomaEN) 13 aprile 2018
IL RE STA TORNANDO - Chissà se dormirà Salah la notte prima del 2 maggio, quando i Reds saranno di scena all'Olimpico. "E' stato un piacere e un orgoglio. Sarò romanista per sempre" ha dichiarato lo scorso giugno, per 180 minuti sarà costretto a cambiare idea. Il principe diventato The King, il re, vuole prendersi Roma, non saranno i sentimenti a fermarlo.