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Sala: 'Voglio chiarezza dal Milan, dicano a noi cosa vogliono fare su San Siro e non ai giornali. Inter, Zhang è interessato'
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Gerry Cardinale chiama e il sindaco di Milano Beppe Sala risponde. A distanza di 24 ore dalle parole all’evento a Londra organizzato dal Financial Times del patron del Milan, che ha apertamente manifestato la volontà di proseguire sul progetto di realizzazione di un nuovo stadio a San Donato, la massima autorità del capoluogo lombardo ha replicato con toni decisi e polemici all’indirizzo del club rossonero. Aprendo invece all’ipotesi di una permanenza certa dell’Inter a San Siro dopo i segnali di apertura del presidente Steven Zhang ad una ristrutturazione light del “Meazza” che non impatti sugli impegni delle due squadre.
VOGLIO CHIAREZZA - Queste le sue parole riportate da Calcio e Finanza: “Quello che noi vogliamo e di cui abbiamo bisogno è chiarezza. L’1 febbraio abbiamo mandato una lettera al Milan dicendo che prendiamo atto del fatto che il Comune di San Donato ha avviato un procedimento, quindi se non interessa più San Siro lo dicano. Loro ci hanno risposto tre settimane abbondanti dopo, con una risposta interlocutoria. Posto che ognuno fa i conti in casa sua e io non mi permetto di giudicare quello che intende fare il Milan, ma se veramente non sono interessati a San Siro, piuttosto che dirlo ad una intervista a un quotidiano inglese prendano carta e penna e scrivano al Comune. E io ne prendo atto e capisco cosa fare. Non è un giudizio il mio, ma devo fare il mio lavoro e ho bisogno prima di tutto di chiarezza”.
ZHANG RESTA - Sulla maggiore disponibilità manifestata dall’Inter - che mantiene tuttora aperto il dossier alternativo di un nuovo impianto a Rozzano, ma con le difficoltà palesate recentemente dal sindaco del comune dell’hinterland milanese - Beppe Sala si è espresso in questi termini: “Da una telefonata con Zhang ho ricavato alcune cose. La prima è che lui ha intenzione di continuare ad essere presidente dell’Inter e a conservare il controllo della società. Questa credo che sia una buona cosa per tutti. La seconda è che ha interesse a verificare, e questo lo farà con lo studio di fattibilità di WeBuild, se si possono fare i lavori senza bloccare lo stadio, perché se non si può mi hanno già detto che non gli interessa. E hanno ragione”.
VOGLIO CHIAREZZA - Queste le sue parole riportate da Calcio e Finanza: “Quello che noi vogliamo e di cui abbiamo bisogno è chiarezza. L’1 febbraio abbiamo mandato una lettera al Milan dicendo che prendiamo atto del fatto che il Comune di San Donato ha avviato un procedimento, quindi se non interessa più San Siro lo dicano. Loro ci hanno risposto tre settimane abbondanti dopo, con una risposta interlocutoria. Posto che ognuno fa i conti in casa sua e io non mi permetto di giudicare quello che intende fare il Milan, ma se veramente non sono interessati a San Siro, piuttosto che dirlo ad una intervista a un quotidiano inglese prendano carta e penna e scrivano al Comune. E io ne prendo atto e capisco cosa fare. Non è un giudizio il mio, ma devo fare il mio lavoro e ho bisogno prima di tutto di chiarezza”.
ZHANG RESTA - Sulla maggiore disponibilità manifestata dall’Inter - che mantiene tuttora aperto il dossier alternativo di un nuovo impianto a Rozzano, ma con le difficoltà palesate recentemente dal sindaco del comune dell’hinterland milanese - Beppe Sala si è espresso in questi termini: “Da una telefonata con Zhang ho ricavato alcune cose. La prima è che lui ha intenzione di continuare ad essere presidente dell’Inter e a conservare il controllo della società. Questa credo che sia una buona cosa per tutti. La seconda è che ha interesse a verificare, e questo lo farà con lo studio di fattibilità di WeBuild, se si possono fare i lavori senza bloccare lo stadio, perché se non si può mi hanno già detto che non gli interessa. E hanno ragione”.