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Sacchi su Milan-Atalanta: 'Pioli stratega, non ha campioni, ma solo buoni giocatori. Gasperini un maestro'
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SPETTACOLO - "Milan-Atalanta promette spettacolo. Sono due squadre che non si risparmiano: hanno coraggio e danno tutto quello che hanno. Mi augurano che ci si possa divertire: abbiamo bisogno che il calcio ci regali un po’ di bellezza e di serenità. Sono bravi, lo hanno dimostrato sul campo. Il Milan e l’Atalanta, quando stanno bene, praticano un buon calcio: propositivo, aggressivo, in linea con la mentalità europea".
PIOLI - "Secondo me, sta facendo bene. Finora gli darei 6,5 come voto, ma ha la possibilità di arrivare al 7 o addirittura all’8. Il problema è che gli hanno portato tanti giocatori nuovi e ci vuole tempo per amalgamarli tutti. Lui cerca di ruotarli e capita che, quando entra chi gioca meno, la squadra si allunghi, si allarghi e vada in crisi. E’ normale, ma il giudizio sull’allenatore non cambia. Lui sta uscendo dal tatticismo e sta diventando sempre più uno stratega. Il tattico è quello che si affida al singolo, lo stratega è quello che punta sul gioco collettivo".
PIOLI DA SOSTENERE - "Lui in bilico? Questo è un guaio, i dirigenti dovrebbero sostenerlo sempre. Io ne so qualcosa: Berlusconi mi aiutò tantissimo appena arrivato al Milan. Qui bisogna capire che al Milan ci sono buoni giocatori, ma non campioni. Possono diventare campioni solo se vengono aiutati dal gruppo: il gioco di squadra nasconde sempre gli errori dei singoli".
GASPERINI - "E’ un maestro. Nelle passate stagioni ha compiuto un vero capolavoro. Merito del club che lo ha sostenuto e ha individuato in lui l’uomo giusto per raggiungere determinati obiettivi. Giocare contro l’Atalanta è come andare dal dentista: lo ha detto ieri Pioli e lo aveva detto ancora prima Guardiola. E’ una squadra difficilissima da affrontare. Ha avuto un calo di rendimento quando non si è rinnovata, ma adesso sta tornando ad alti livelli. Intensità, velocità, movimenti senza palla, aggressione degli spazi, pressing: i ragazzi di Gasperini conoscono il vocabolario del calcio moderno".
DE KETELAERE - "Sto apprezzando De Ketelaere, che al Milan ha avuto difficoltà, ma evidentemente aveva le qualità giuste per sfondare come sosteneva Maldini. Bastava avere un po’ di pazienza, dote che in Italia, purtroppo, è merce rara"